Ci sono cappelli e Cappelli. Concettuali, eleganti, sofisticati e ricercati. Ereditati dal nonno, trovati sulle bancherelle di un mercatino, fatti fare su misura, firmati Borsalino. Il cappello, come il tubino nero, è per me un concetto. Affascinante. Ma è vero che ci sono cappelli e Cappelli. E non parliamo di ricercatezza di linee o pregio delle finiture, parliamo di quelli che, mai come nient’altro, ti calzano perfettamente, dandoti carattere e scatenando l’invidia delle donne nelle vicinanze. A volte anche l’ira. Perché il cappello si, bisogna saperlo portare, con la stravaganza e la noncuranza di un cappottino maculato a colori fluorescenti. Perché quella del cappello è un’arte. O ce l’hai, o non ce l’hai. Per chi ce l’ha tutto è poesia, per tutte le altre: guardate e imparate

 

 

Non vi è più potere racchiuso in un solo accessorio come nel cappello, può stravolgere un look, permette di osare, e nulla più di lui è un vezzo. Funzionale forse si, ma non è questo il punto.

Più di altri è un accessorio e il suo uso è sempre più legato ad una scelta di stile che alla sua necessità. Lo conferma Marc Jacobs per la sua collezione e per quella firmata Louis Vuitton, molto ricercati, dall’allure misteriosa, dai volumi esagerati, dai tessuti preziosi. Seguito dal gusto equestre che per Scervino pervade anche i copricapi. E poi DSquared, irriverente e provocante. Borbonese, Burberry Prorsum, Cavalli, Moschino. Infinite le declinazioni, molteplici le soluzioni. Basco, bombetta, fedora e cloche, coppola e panama, fascinator. Quasi un oggetto di culto. E perché no, per qualcuno lo è. Chiedetelo ad Anna Dello Russo.

Poi ci sono tutti gli altri, che magari ne collezionano, comprandone compulsivamente enormi quantità, ma che al momento giusto non osano. E peccato. Perché il suo potere è enorme.

Attiva sostenitrice ne compro, con misurata attenzione, e li adoro. Perché sono perfetti e perché, dal canto mio, non si può resistere al loro fascino.

Forse il problema sta nella cultura, nella mancata abitudine, ma va bene così. Mi piace pensare che non tutti ne comprendano il fascino. Fino ad allora, terrò questo amore un po’ più per me. Non c’è niente di più bello, di una donna che è un tutt’uno con il suo cappello.ndr.

 

p.s I miei preferiti? Borsalino.

 Barbara

 

(Credits: Tumblr – Vogue.it)

Articolo scritto e redatto da Barbara Ceriali | Tutti i diritti sono riservati