Caledonian, Black Watch, Caccia Stewart. O anche nova check e haymarket check, smoked check. Un po’ Scozia, un po’ bon ton. Risoluto. Molto inglese. Sempre presente nelle collezioni invernali e anche quest’anno ne abbiamo – ovviamente – un assaggio. Parlo della passerella di Tory Burch, in cui il check viene rivisitato in una soluzione moderna e brillante
Il successo assoluto? I pantaloni skinny – i miei preferiti – che interpretano un check tutto contemporaneo attraverso i colori delle pietre preziose. Un assoluto amore a prima vista per me. Anche Michael Kors affronta con irriverenza il motivo, proponendo capi frutto di un mix tra un certo gusto ‘’boschivo’’ e accostamenti glamour. Non è la declinazione del tartan a colpire, ma i tagli e gli accostamenti. Bailey – oh Bailey! – per la sua Burberry Prorsum non sbaglia un colpo: check delicati ed eleganti impreziosiscono capi dai volumi e dai tagli ricercati, donando assoluta eleganza ad un lavoro di per se già brillante. Ma io sono di parte, si sa. Il carattere classico e tradizionale del tartan si fa invece più deciso e coerente nelle collezioni firmate Ralph Lauren: un vago gusto cavallerizza incontra la tradizionale moda inglese maschile. Cappotti dalle maxi lunghezze e pantaloni da fantino danno al tartan un tono rigoroso ed elegante. Comunque too much for me. Interessante invece la collezione Chep and Chic di Moschino, easy school e tartan sono sempre un’accoppiata vincente, soprattutto se parliamo di gonne a pieghe. Easy chic e sfiziosa direi. Il tartan, in tutte le sue declinazioni ha invaso ancora una volta, in maniera più o meno arrognate, le collezioni per la fredda stagione: da una parte soluzioni nuove per tagli, volumi e accostamenti, dall’altra una proposta tradizionale e coerente con le origini del motivo. Io combatto da sempre tra un leggero amore e l’odio, con il pensiero che troppo rigore e risolutezza vi sia nelle soluzioni da sempre proposte. Dopo la collezione di Tory Burch e le magie di Bailey, darò al tartan, in tutte le sue declinazioni, una nuova possibilità. Voi che ne dite?
(Credits: Tumblr)
Articolo scritto e redatto da Barbara Ceriali | Tutti i diritti sono riservati