Ogni tanto nasce un nuovo social network e noi giù, come presi da una smania che non si comprende, ad installarlo. Registrazione, foto profilo e sotto a imparare come funziona. Ormai si può dire che snapchat sia sulla cresta dell’onda in Italia – all’estero è sempre un’altra storia. C’è chi ne ha parlato spiegando il suo lato business, chi c’é da mesi e possiede già il suo seguito corposo, chi si registrerà dopo aver letto questo post e chi ha fatto una guida utilissima per spiegare il funzionamento di una applicazione che tutto é fuorché intuitiva – vi lascio di seguito il video che ha realizzato Sonia che spiega tutto!

Bene abbiamo tutti gli ingredienti. E ora? A che cosa serve?

Serve a mostrare un pezzettino della propria vita, dire quello che pensate, farvi vedere e far vedere ai vostri follower quello che vedete – vivete – mangiate – toccate…

Potete giocare, intrattenervi e perdere tempo. Una cosa è certa però: è uno strumento e come tale è importante capire se lo si vuole usare passivamente guardando gli snapchat altrui o se diventare pro attivi. Personalmente ho percorso la prima strada per settimane e solo da poco ho iniziato a mescolarla alla seconda. Ascolto e parlo. Parlo ed ascolto.

Il problema (finalmente!!) di questo social è che vengono fuori le persone.

Per quello che sono, per quello che hanno da dire: nella loro grandezza e pochezza.  Emergono i lati caratteriali, gli accenti, la reale quantità di cose, persone e momenti che prendono vita nella nostra quotidianità, nella semplicità delle giornate che, momento dopo momento, compongono la nostra esistenza. Tutti i filtri a cui siamo involontariamente sottoposti nella quotidianità decadono per magia in questa sequenza senza fine di video dalla vita breve. Dopo 24 ore tutto viene resettato e possiamo ricominciare a raccontare, filmare e condividere.

Ci sono lati buoni e lati un pochino meno buoni. Avete presente quando qualcuno vi piace e leggete ciò che scrive aspirando a catturare un po’ di quella magia che propone? Ecco, ora immaginate che sia tutto finto. A metà fra il tradimento e quella fastidiosa sensazione di delusione, vi basterà smettere di seguire la persona e, perché no, aggiungerne un’altra. Si perché Snapchat possiede un dono ovvero quello di portare a galla le personalità, vere, senza filtri. Dimenticatevi il Photoshop usato a sproposito, dimenticatevi i 140 caratteri che limitano in poche battute il vostro modo di scherzare, dimenticatevi i lunghissimi monologhi di Facebook e dei blog. Dimenticatevi tutto questo ed aprite la mente ad un nuovo modo di utilizzare i video, senza post produzione, senza filtri e senza inganno. Preparatevi a conoscere meglio alcune persone, a condividere con loro la vostra quotidianità, i vostri pensieri e tutto ciò che vi accade.

Blond woman is taking a snapshot of the cat for social networking. Contains EPS10 and high-resolution JPEG

 

E quindi: grazie snapchat perché alla delusione è seguita la pulizia del web. Grazie perché di certi video avrei fatto volentieri a meno ma oggi conosco un po’ di più alcune persone. Grazie perché alla fine preferisco essere una trentenne senza make up che una ventenne con quattro dita di cerone. Grazie perchè ho scoperto delle persone piacevolissime e condividere un pezzettino della loro giornata è incredibilmente simpatico. Grazie perché siamo capaci tutti a farci un selfie con la luce giusta ma a qualcuno Photoshop era davvero scappato di mano e con i tuoi video li hai riportati nel mondo reale. Grazie perché sto imparando a essere sintetica nel verbo ma sopratutto capace di gestire un video. Grazie perché mi diverto. Sopratutto perchè mi diverto.

Detto questo ovviamente trovate anche me online. Basta cercare laurarenieri e vi comparirà la mia faccia, rigorosamente senza makeup, i miei viaggi, le bimbe e quello che mi va.

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