Il bianco e il nero mi hanno sempre ‘’dato da fare’’. Il bianco, meraviglioso, si sporca al sol pensarlo e non si può di certo dire sfini la figura, ma qualcosa di perfetto è racchiuso in lui. Un colore, il bianco, che può rendere perfetta ogni cosa. Sarà che è la tinta della neve, della panna montata, delle mie Converse con i cuoricini, della t-shirt per eccellenza. E il nero, elegante e raffinato, sfina, perfetto sull’abbronzatura. Ma purtroppo non sempre appropriato.

Per non parlare della loro combinazione. Potenzialmente perfetta. Assolutamente discussa

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Vista, rivista e stravista, io la trovo divina. Per questo, inverno dopo inverno, mi diverto a curiosare quale nuova declinazione sia stata data a questo combo, quali le soluzioni nuove, quali i risvolti inaspettati. Non sempre però vengo stupita.

Da Alberta Ferretti l’eleganza e la raffinatezza sono in prima fila per l’AI 2013-2014. La combinazione di colori è appena accennata nei lunghi abiti, curati nei dettagli e sempre iperfemminili. Bianco e nero cuore della collezione firmata Altuzarra: centro cromatico della passerella, lasciano solo delle parentesi di piccoli accenni ai toni del biscotto e del verde foresta. Metropolitana e di ispirazione menwear, sexy nel tailoring e nelle proporzioni. Cuore cromatico anche da Anne Valérie Hash e dark e romantica la donna Byblos, in bianco e nero di giorno e di sera. Candidi capispalla al ginocchio si abbinano ad accessori neri, abiti eleganti si invadono di dettagli a contrasto. Lo stesso accade da Angelo Marani, ora gli accessori, ora i dettagli, si vestono di un nero intenso e invado pezzi dal bianco abbagliante.

E poi accenni puntuali da Alexander Wang, Chloé, Balmain e Bally, J. W. Anderson, Dior e Band of Outsider. Uniche tinte concesse a casa Chanel per stivali e biker boots.

Assoluta negazione di ogni altro colore sulla passerella di Anthony Vaccarello e Diesel Black Gold. Lo stesso per Ann Demeulemeester: austera e quasi pudica di un tempo che non ci appartiene più, veste abiti lunghi e casti, avvolti da drappeggi e linee fluide in contrasto con i corsetti in pelle nera e i gilet asimmetrici. Pudore e rock vibe per non tradire lo stile Demeulemeester. Il tocco finale? Biker boots. Rigorosamente neri. Centro della collezione anche per Central Saint Martin e Balenciaga, nella sua costruzione architettonica e risoluta. Daniele Carlotta e l’accessorio dominante, le calze, coprenti, ora nere ora bianche. E poi ancora Barbara Bui, Costume National, Iceberg, Antonio Berardi e Bibhu Mohapatra

Originale per Christhoper Kane, e poi Ashish e il suo pied de poule, BCBG Max Azria e quella sua collezione che qualcosa che mi strega si, proprio ce l’ha. Sempre eccentrico per Rick Owens, Comme des Garcons e Jean-Charles de Castelbajac.

Dévastée esplora infinite combinazioni tra bianco e nero attraverso la sperimentazione delle stampe e delle fantasie. Da naïves alle grafiche macro, ai pois, le scritte e il principe di Galles. Simile la ricerca da Tom Ford: mix and match e opulenza i motori. La fusione di influssi e grafie variegate il risultato.

Il mio preferito? Valentino. Un singolo capo ha dato, ai miei occhi, luce nuova ad una collezione che, perfetta, non è esattamente nelle mie corde. Mini dress nero, cortissimo. Accollato di un colletto bianco. Polsini bianchi. Assolutamente perfetto.

E bando alle ciance, Valentino non sarà per tutte, ma tutte siamo da Valentino.

Barbara

http://www.beafashionshark.com/

1 2 3 4 Viviana Volpicella at Viktor & Rolf 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15

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(Credits: Tumblr)

Articolo scritto e redatto da Barbara Ceriali | Tutti i diritti sono riservati

1 risposta

  1. Manuela

    Proprio vero.. gli opposti si attraggono, e l’antitesi mi piace da sempre!!!
    Bellissime le immagini che hai scelto.. adoro quella con la Volpicella 😉