Contemporaneità, concretezza e praticità anche per la pellicceria Simonetta Ravizza, che sfila nel primo giorno della Milano Fashion Week.
Si potrebbe pensare a lusso estremo, perfetto sinonimo per questa storica pellicceria italiana, ma non solo: questa volta la stilista pavese ha dato vita ad un nuovo tipo di dialogo tra femminilità e quotidianità immerso in un contesto magico e forse disincantato. Pelle e pelliccia si confondono in sovrapposizioni, intarsi e lavorazioni fanno la loro comparsa su gonne ad A, longuette ed a ruota, bomber di pelliccia e motivi grafici che vanno a spalmarsi su cappe over size: personalità e libertà libere di esprimersi. Layer di lunghi gilet di volpe, a volte indossati sotto i cappotti, altre volte sopra giacche. L’ispirazione deriva dal pittore statunitense Mark Rothko, espressionista astratto e grande esponente della pittura a campi di colore.
Nel bosco incantato di Simonetta Ravizza, zibellini, visoni, volpi e chincilla si accostano a pelle e seta in una tavolozza di colori caldi come terre, ocra, bordeaux, blu e verde. Immancabili le stampe animalier portate su camicie, pantaloni ed accessori, ma anche cappotti patchwork e bluse in crépe-de-chine, tutto in toni dark, must have del prossimo autunno/inverno. Non più solo capispalla ed accessori, ma anche pret-a-porter caratterizzato da vestibilità e consapevolezza.
Immagini courtesy of SIMONETTA RAVIZZA – Tutti i diritti sono riservati
Articolo redatto da Erica Chiesi | Tutti i diritti sono riservati