Santoni nasce nel 1925 dallo spirito elitario di Andrea che, nel suo laboratorio haut-de-gamme, crea modelli pensati per un uomo dai gusti raffinati e da valori etici intramontabili, come l’eleganza. Oggi, a continuare l’operato paterno, è Giuseppe che per la collezione p/e 2018 ha lanciato uno sguardo agli anni ’70, ad un’idea gaudente di sartorialità. Le forme e le lavorazioni sono manifesto di un dna consolidato di alto artigianato non disgiunto da una leggerezza irriverente per i preziosi materiali utilizzati che, uniti ad una cura estrema del dettaglio, sono il fil rouge che unisce il racconto nel nome dei veri valori Santoni. Irrinunciabili sono la stringata e la sneaker che, realizzate in cuoio naturale leggerissimo, rappresentano gli archetipi imprescindibili nel guardaroba maschile. Il virtuosismo della lavorazione intrecciata, tipica di Santoni, è declinato in versione formale nei modelli a doppia fibbia con frange, oppure informale, nelle flip flop sofisticate, ma in entrambi i casi riconoscibilissimo. Motivi patchwork si intersecano fino a raccontare storie fresche e nuove, a creare inaspettate  modulazioni di colori e texture. La classica Clean, in cocco bianco o nero, diventa essenziale e preziosa, mentre il bianco totale definisce i nuovi passe-partout urbani. In questa collezione che sarebbe meglio definire come confluenza etica di varia umanità, il mondo della barca incontra l’eleganza di città nelle top siders di cuoio e nelle ampie sacche. Il coccodrillo, trattato e lavorato, guadagna una inedita patina shabby, diventando motivo da indossare quando è forte l’esigenza del Bello. La vernice rinuncia a quell’allure d’antan e, pur restando un must della sera, è letta in leggerezza, nei modelli dalle forme snelle e affusolate. La palette dei colori è quella classica e senza tempo: nero, marrone, cuoio naturale, bianco, blu giocano con i materiali più eterogenei e preziosi come il vitello spazzolato, il coccodrillo, la vernice, i vitelli invecchiati con finiture lucide per proiettare il futuro, per raccontare un passato mai pesante, inesauribile fonte di di creatività, esperienza e manualità.

La maison, per questa stagione, ha pensato ad nuovo modo di presentare la collezione che è stata svelata al pubblico nel corso di una esperienza squisitamente italiana: una prima colazione al bar, con cappuccino e cornetto, all’interno di Palazzo Reale, a Milano. I visitatori sono stati accolti al Bar Tiptoe, dove il caffè e la brioche erano lucidi come un paio di stringate e le doppie fibbie succulente come un bignè. Il progetto, concepito e curato da Angelo Flaccavento e Antonio Pippolini, è stato annunciato da un menù dallo humour sottile che celebra il ben vivere italiano con giocosa irriverenza per lanciare un messaggio definito e chiaro: ogni uomo può concedersi il piacere quotidiano di una buona colazione, ogni uomo può concedersi il piacere di una scarpa Santoni che profuma di artigianalità, di sapienza, d’Italia.

                          Articolo scritto e redatto da Ciro Sabatino| Tutti i diritti sono riservati

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