The Old Now ha avuto l’occasione di esplorare uno degli atelier più tradizioniali di Milano: Sangalli. Sono stata accolta con deliziosi thè freddi e baci di dama, pronta per scoprire un mondo a me ancora sconosciuto.
Prima di parlare dell’intrigante novità di Sangalli, vi lascio due cenni di storia. L’atelier Sangalli nasce nel 1954 e dopo sessant’anni di attività la tecnica che sta alla sua base non è cambiata. Parlo della macchina da cucire a pedali, che tutt’ora in questo luogo di tradizione è usata affiancata al tombolo per quanto riguarda le decorazioni e i ricami. Le “ragazze”, come affettuosamente vengono chiamate da Federico Sangalli, che lavorano ai capi hanno sulle spalle circa cinquanta anni di esperienza lavorativa. Accanto a loro vi sono le nuove giovani mani dell’atelier che vengono guidate per imparare al meglio l’arte della moda. Sangalli presenta sia una linea prêt-à-porter che haute couture, senza tralasciare l’importanza storica degli abiti da sposa. Un concetto fondamentale che lo stilista ci ha sottolineato più volte è l’importanza del contatto diretto con la clientela: uomini e donne, in un range che va dai 17 ai 95 anni, vengono da ogni parte del mondo per essere vestiti partendo da zero. Vi è quindi l’utilizzo di vecchi manichini a cui si può aggiungere l’imbottitura in modo da farli sembrare il più possibile simili alla fisicità della persona su cui e per cui bisogna creare il capo. Inoltre questo metodo garantisce un feedback istantaneo dal diretto interessato e si può lavorare insieme sperimentando i materiali. “Magari iniziano con il prêt e poi assaggiano questo mondo fatto si cura per la persona che hai davanti” ci racconta Sangalli. E’ ciò che egli definisce come slow fashion al contrario del fast fashion.
Ma parliamo del perché mi trovavo in quell’atelier nel tardo pomeriggio di un mercoledì: Light My Night. Federico Sangalli ha creato un abito utilizzando un tessuto che emette luce propria. Non parlo di riflessi del sole, di qualche effetto scintillante.. si avete capito bene, un vestito che si illumina! Come è possibile tutto ciò? Organza di seta percorsa da fibre ottiche. Si tratta di un prodotto italiano brevettato da DreamLux che nasce come arredamento di lusso per yatch. Da questa idea Sangalli si è divertito a sviluppare cuscini e runner per poi impiegare la tecnica in abiti, top e borsette (ne voglio una!). Il bello di questi capi è che anche da spenti appaiono incantevoli: taglio vivo un po’ rock e leggere righe verticali che creano una disegno armonioso. Una volta acceso ovviamente non ha un effetto esagerato, una leggera trama luminosa percorre il tutto facendo brillare la donna che è in noi, letteralmente. Anche in assenza del buio il risultato è affascinante, sembra di indossare un cielo stellato.
Con Light My Night l’atelier Sangalli mostra come passione, tradizione ed innovazione possano fondersi insieme in un connubio insolito ma perfetto.
Scritto e redatto da Matilde Angolini