Come dico spesso, io sono una fan dei libri di True Blood, della saga scritta da Charlaine Harris. Sono rimasta delusa dall’ultimo libro, dal modo in cui si è conclusa la storia, ma alla fine Sookie Stackhouse è la “sua bambina”, il suo prodotto e solo lei poteva decidere – nel bene e nel male – come concludere la saga. E alla fine è stata coerente con quello che ha sempre detto, anche se se per noi lettori è stata veramente una sofferenza (e una delusione, per chi si aspettava tutt’altro finale).

True Blood 1

Per quanto riguarda il telefilm, ho sempre visto Alan Ball come IL MALE, colui che ha rovinato True Blood, con scene di splatter random (anche se a volte ci piace), sesso altrettanto random e trame che fanno acqua da tutte le parti. In parte ha seguito la trama dei libri, specialmente nelle prime stagioni, per poi discostarsene completamente dalla quinta stagione in poi. Ci sono stati parecchi plot-hole e tante scelte poco coerenti che hanno fatto perdere credibilità allo show: non a caso Brian Buckner, nuovo show-runner di True Blood, ha detto che vuole riportare True Blood indietro alle sue radici, per farci sentire come se stessimo tornando a casa. Sicuramente è una buona notizia, perché fino a un mese fa non avrei mai creduto che True Blood potesse tornare ad essere interessante. Invece ho dovuto ricredermi: ecco alcuni buoni motivi per non perdervi la sesta stagione.

True Blood 2

Warlow. Chi è Warlow? Chi ha letto i libri sa che nella saga originale non esiste. Però, devo ammettere che mi sta piacendo, forse perché si sta rivelando un cattivo dal cuore di panna. Non ha ucciso i genitori di Sookie perché è un vampiro cattivo, ma perché Sookie era la sua anima gemella e suo padre voleva ucciderla piuttosto che darla a Warlow. Warlow mi piace: io preferisco sempre il bad guy, quello che ha qualcosa di cattivo dentro di sé ma è capace di amare. Un po’ come Eric. Quindi sono curiosa di scoprire come si evolverà la storia. Mi piace anche l’idea di questo amore epico: immaginatevi Warlow solo per millenni mentre aspetta l’anima gemella (e Sookie che sul più bello lo colpisce con una palla di luce, ecco). Warlow mi piace anche perché finalmente qualcuno dice la verità a Sookie: dopo averla corteggiata nascondendo la sua vera identità, Warlow ora sembra sincero al 100% con lei, tanto da aver ammesso il suo piano: vuole trasformarla in un vampiro-fata e vivere per sempre con lei. Sembra qualcosa di stucchevole, ma in realtà non lo è ed è stato bello vedere la scena finale, con Sookie che decide per una volta di lasciarsi andare, senza pensare razionalmente. Ora non vedo l’ora di vedere come si evolverà la stagione e il rapporto tra i due.

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Eric. Tasto dolente: la storyline di Eric & co. si è staccata da quella di Sookie. Da una parte sono felice, perché ho detto spesso che Sookie non si merita Eric e che, per come stava andando True Blood, tanto valeva fare uno spin-off dedicato solo ad Eric e Pam. Ed eccomi accontentata, perché Eric è andato per la sua strada. Oltretutto, nonostante i momenti di sofferenza in cui l’abbiamo visto litigare con Pam, tra i due c’è un legame indissolubile e abbiamo avuto la conferma nella scena della loro lotta. Ma chi poteva metterlo in dubbio? Non basta un litigio per rompere il loro rapporto e loro due continuano ad essere i miei personaggi preferiti della serie.

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Sookie. Sookie è stupida, punto. Però sta tirando fuori le palle. Vederla cucinare la cena per Warlow con l’argento liquido mi ha fatta sorridere: sembrava quasi una vedova nera, tutta sexy e in tiro per uccidere il povero malcapitato. Avreste mai pensato a Sookie sotto questo aspetto? Io no. Sookie senza Bill è decisamente meglio. Forse anche senza Eric, anche se la scena in cui lei ha receduto l’invito è stata quasi toccante. Sookie sta sviluppando più consapevolezza riguardo a ciò che le sta intorno: non si fa più abbindolare dal primo vampiro che le giura amore. E se cade tra le sue braccia lo fa con consapevolezza: se nella storia tra Sookie e Bill lei ha avuto un ruolo passivo, facendosi prendere in giro, ora con Warlow è lei che decide ed è consapevole delle sue scelte e dei rischi.

La morte importante. Se ne è parlato tanto: in questa sesta stagione ci sarà una morte importante. Si parlava di Eric, ma ci crediamo veramente? I personaggi principali di True Blood sono proprio Sookie, Eric e Bill, quindi escluderei una delle loro morti. Potrebbe essere tutto fumo e niente arrosto: nella scorsa puntata è morto Terry, un personaggio secondario ma effettivamente importante, perché all’interno della serie tv fin dalla prima stagione. Oppure potrebbe abbandonarci Nora, arrivata la scorsa stagione ma di primaria importanza per Eric. Ora è stata contagiata con un virus ideato all’interno del centro di ricerca sui vampiri e non sembra proprio al massimo della forma. Eric riuscirà a salvarla?

Articolo scritto e redatto da Loretta Fossati | Tutti i diritti sono riservati