Imparerò a fare le trecce.
A perdermi nel silenzio come nel baccano che rompe il suono.
A mettere me in fondo alla lista ma a non dimenticarmene mai.
A guardare le cose in una prospettiva nuova, unica.
A capire, ascoltare e perdonare.
A baciare sul naso e odorare il collo laddove vi si formano quegli abbozzi di riccetti che mi fanno sciogliere come burro.
A rinnovare le promesse, mantenerle e farne di nuove.
Migliorarmi e migliorare il mondo in cui vivete e a creare il futuro che vi attende.
A fare sacrifici solo per vedervi felici, solo per quel socchiudere gli occhi e aprire la bocca che vi segna il volto quando sorridete di cuore.
A segnare sul calendario date nuove, le vostre prime volte, i vostri traguardi, le scoperte che faremo insieme.
A condividere, ripartire, riallocare. Duplicare energie e cuore per voi, che siete la mia linfa vitale, il mio tutto. Ad amare, in una luce tutta nuova che si rinnova ogni giorno, in ogni vostro abbraccio.
A piangere, di solitudine quando non ci siete e di felicità quando tornerete dal nido da me e dal vostro papà che vi lasceremo volare anche se non sarà facile vedervi spiccare il volo senza di noi al vostro fianco.
A regalare tempo, felicità, amore. A voi che non lo avete mai chiesto ma non ne rimarrete mai sprovviste, anche nei momenti in cui penserete di essere sole per un amore finito o un lavoro perso.
A diventare meglio di come sono, perché da quando ci siete voi tutto ruota intorno a questo: essere la mamma del figlio che avrei voluto essere. A tenere in piedi la famiglia: che lo so che non sono sempre rose e fiori ma voglio per voi un nido sicuro dove tornare e godere di serenità.
A voi voglio dedicare il meglio.