Il nostro mondo si sta surriscaldando. È un dato di fatto che ci viene comunicato quasi quotidianamente dai mezzi di comunicazione di massa, dagli studi scientifici, dai telegiornali e dai social network. La temperatura del nostro pianeta si sta alzando e, se da una parte siamo felici che l’inverno sia meno rigido, che la primavera si affacci con alcune settimane di anticipo e che l’estate si prolunghi in un settembre inoltrato, dall’altra questo aumento climatico crea svariati problemi irreversibili al nostro pianeta, agli animali che lo popolano ed a noi.

Sì perché l’aumento di mezzo grado di temperatura, provoca di conseguenza un aumento del polline nell’aria che respiriamo ogni giorno, da 10 a 100 volte – dato della Società Italiana di Allergologia, Asma e Immunologia Clinica (Siaaic). Da qui la crescita in maniera esponenziale, negli ultimi anni, del numero di persone allergiche ai pollini, soprattutto nei più giovani: i bambini.

La domanda a questo punto sorge spontanea: come combattere riniti, congiuntiviti allergiche e asma naturalmente? Ci viene in aiuto l’allergologa, immunologa clinica e medico omeopata romana Ginevra Menghi. L’esperta ci suggerisce il ricorso all’omeopatia per aiutare le allergie perché afferma “I medicinali omeopatici possono prevenirle ed essere prescritti a soggetti allergici di tutte le età, compresi bambini e donne in gravidanza”.

Qual è il momento giusto per iniziare la terapia omeopatica? “Siamo ancora in tempo – afferma l’allergologa – per preparare l’organismo e migliorare la sua reattività stagionale, l’ideale è muoversi infatti 2-3 mesi prima del periodo previsto di fioritura delle piante a cui si è allergici. Anche se – spiega – ricordo sempre ai miei pazienti che non è mai tardi, possiamo avviare terapie preventive anche un mese prima, anche 15 giorni prima: è sempre meglio che arrivare al picco delle fioriture ‘scoperti’.