Simone Rainer è un giovanissimo designer, classe 1985, che trasporta nelle sue creazioni il suo universo fatto di geometrie e forme architettoniche e la sua ferma volontà di ricercare una pura perfezione estetico-geometrica appunto.
La collezione primavera estate 2014 è stata pensata come un viaggio solitario in un deserto polveroso e aranciato, dove l’unica visuale sono le dune triangolari e la calda sabbia mossa dal vento a perdita d’occhio fino all’infinito.
La forma triangolare diventa quasi ossessiva nella sua ripetizione a profusione. Piramidi di sabbia si stagliano all’orizzonte e prendono colorazioni diverse a seconda della luce solare, diventando arancio-vermiglio verso il crepuscolo con punte dorate. I minuscoli granelli di sabbia vengono spostati dal vento rovente e ogni volta prendono una posizione diversa dando vita a nuove forme geometriche, che si rinnovano di volta in volta.
Pelle, cuoio nero, croste di vitello, canvas e iuta grezza ci portano in un luogo lontano, crudo e lineare, che ha il sapore e il profumo di terre mistiche. Un posto non ben definito, che sia Messico, Nevada o Patagonia, le borse di Simone Ranier diventano le strutture portanti di quel viaggio che è la vita e si fanno bagaglio di esperienza e solidità da portare con sé nel tempo.
Pictures courtesy of Simone Rainer | Tutti i diritti sono riservati
Articolo scritto e redatto da Carolina Ogliaro | Tutti i diritti sono riservati