La 28ª edizione di miart, diretta per la quarta volta da Nicola Ricciardi, si pone l’obiettivo di allargare i propri confini geografici e temporali, come suggerito anche dal titolo scelto per questa edizione – no time no space – che fa proprie le parole di una canzone di Franco Battiato, musicista, artista, ed esploratore “di mondi lontanissimi e di civiltà sepolte”
Con 178 gallerie partecipanti provenienti da 28 Paesi nel Mondo, oltre 1000 opere di maestri moderni e artisti contemporanei affermati ed emergenti, 10 riconoscimenti tra premi, fondi acquisizioni e nuove committenze e altrettanti direttori di museo provenienti da tutto il mondo tra i propri giurati, la 28ª edizione del miart si conferma appuntamento imprescindibile per il pubblico dell’arte italiano e internazionale.
Con Established ed Emergent e con due inedite sezioni – Portal e Timescape – pensate come portali dimensionali o ideali macchine del tempo, miart 2024 si pone l’obiettivo di allargare ulteriormente i propri confini geografici e temporali, come suggerito anche dal titolo scelto per questa edizione – no time no space – che fa proprie le parole di una canzone di Franco Battiato, musicista, artista, ed esploratore “di mondi lontanissimi e di civiltà sepolte”.
Nuove collaborazioni e inedite partecipazioni a numerosi progetti artistici tanto in fiera quanto diffusi per la città contribuiscono a rendere ancora più estesi e permeabili anche i confini tematici della fiera. Ne sono un esempio i miartalks, il programma di incontri reso quest’anno possibile dalla partnership con Starbucks Reserve™ Roastery Milano. Nei tre giorni di apertura al pubblico, all’interno della miartalks lounge, rappresentanti di alcune delle più prestigiose istituzioni artistiche (tra cui Stefanie Hessler, Lorenzo Giusti, Gioia Dal Molin) si alterneranno a protagonisti del mondo della musica (Raphael Gualazzi, Giovanni Verrando, Nicola Sani, Lorenzo Senni) dell’architettura e del design (come Maria Cristina Didero, Giovanna Silva, LEMONOT) mentre tre incontri presso la Starbucks Reserve™Roastery Milano di piazza Cordusio 3 arricchiranno il palinsesto con le voci di tre artisti d’eccezione: Francesco Arena, David Horvitz e il duo MASBEDO.
Realizzato ad hoc per miart 2024 è anche il progetto artistico che nasce dalla rinnovata partnership con MSGM che torna a commissionare un’opera site specific per l’ingresso della fiera coinvolgendo quest’anno Jenna Bliss (1984, Yonkers, New York). Evocazioni di un passato recente ormai dimenticato, memorie personali e collettive, incontri e osservazioni della vita quotidiana accoglieranno i visitatori della fiera attraverso una serie di schermi sui quali scorreranno le opere video dell’artista americana.
Come ogni anno il legame con la città è poi rafforzato della Milano Art Week (8-14 aprile), manifestazione diffusa coordinata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano. Protagonisti dell’edizione 2024 saranno, tra gli altri: le mostre personali di Pino Pascali da Fondazione Prada, di Alessandro Mendini da Triennale Milano e quelle di Nari Ward e Chiara Camoni da Pirelli Hangar Bicocca; ITALIA 70 il progetto a cura di Massimiliano Gioni con cui la Fondazione Nicola Trussardi torna a invadere Milano con un’esplosione di immagini realizzate da 70 artisti; i tre progetti espositivi al Museo del Novecento: Magali Reus. Off Script, mostra della vincitrice del Premio Arnaldo Pomodoro per la Scultura | VII edizione a cura di Federico Giani, Masbedo – Ritratto di Città a cura di Cloe Piccoli e ancora VOL. XXXI: Futurism Drama a cura di Edoardo Bonaspetti.
Ma nel contesto della Milano Art Week, due luoghi non convenzionali saranno ideali portali che miart apre sulla città: un cinema e un ufficio abbandonato. Così nel solco del tema scelto da miart per l’edizione 2024, Careof, il centro di produzione e approfondimento sui time based media di Milano, organizza Comete. Avanguardie di un altro sistema solare, un programma di screening di opere filmiche d’artista. Il progetto, a cura di Marta Bianchi e Marta Cereda e in collaborazione con il Comune di Milano, sarà presentato presso Anteo Palazzo del Cinema tutte le mattine da venerdì 12 a domenica 14 aprile. Protagoniste saranno le opere – provenienti dall’Archivio Video di Careof, da alcune delle gallerie partecipanti a miart, e dalle collezioni del Comune di Milano – di artisti quali Liliana Moro, Adrian Paci, Rä di Martino, Fatima Bianchi, Beatrice Marchi, e Ugo La Pietra, solo per citarne alcuni.
Nasce dalla volontà di dare una forma tangibile all’espressione no time no space Abbandonare il locale, la prima mostra monografica in Italia dedicata a David Horvitz, a cura di Nicola Ricciardi in collaborazione con BiM – dove Bicocca incontra Milano. Oltre 20 opere dell’artista americano, che ripercorrono quasi 20 anni di carriera, saranno allestite ed esposte all’interno di un ufficio in disuso all’interno degli spazi di BiM, ambizioso progetto di rigenerazione urbana nel quartiere Bicocca. Con un progetto di allestimento curato da SPECIFIC – laboratorio di produzione creativa multidisciplinare formato da Patrick Tuttofuoco, Nic Bello, Alessandra Pallotta, Andrea Sala e Stefano D’Amelio – che ha adattando elementi architettonici originali dell’ufficio, la mostra è un ideale portale temporale aperto sulla città in cui si alternano lavori storici con nuove produzioni e oggetti trovati per provare a complicare l’idea standardizzata di tempo e a sovvertire la logica dei confini a cui siamo abituati.
Da sottolineare, infine, come molti contenuti originali siano stati pensati come un ponte tra la settimana di miart 2024 e la successiva Milano Design Week (15-21 aprile), creando nuove sinergie in cui arte e design si contaminano e si intrecciano a vicenda. Ne sono un esempio l’inedita collaborazione con Fuorisalone.it, che si traduce, oltre che in una serie di guide e percorsi tematici fruibili online, in un’installazione immersiva in piazza Gae Aulenti dove sarà possibile assistere alla proiezione di POV, l’opera audiovisiva realizzata da EX. (Andrea Cassi e Michele Versaci) con Giorgio Ferrero (MYBOSSWAS) per interpretare e raccontare Materia Natura, il tema di Fuorisalone 2024. Altro ideale punto di contatto tra arte, architettura e design è rappresentato da TALAMO, la “scultura performativa” realizzata Lemonot, piattaforma per l’architettura e le arti performative fondata da Sabrina Morreale e Lorenzo Perri, che stimolerà nuove forme di confronto collettivo all’interno di BASE Milano.