Il vento di novità, positive o negative che siano, continua a soffiare in casa Dûchene. La fine dell’avventura di Luc.Duchene ha spinto il team di creativi a concentrarsi sulla marca madre, anche in virtù di un traguardo importante: i venticinque anni del brand, e l’uscita della cinquantesima collezione

 

 

Mer du Nord è un marchio che non invecchia. Caparbiamente si ostina a tenere testa al fast fashion, sfidandolo non con l’abbattimento dei prezzi, ma offrendo in tutta risposta quello che è veramente importante per una donna. L’allure di un capo che la faccia sentire bella. Una materia prima eccellente che la abbracci, in un abbraccio coccoon o fasciandola in un abito letale. Non sarà mai una marca Lolita, Mer du Nord; ma ha deciso una volta per tutte di perdere quel lato più insistentemente imborghesito per concentrarsi sull’ideale ultimo. Quell’indumento che renda radiosa una ventenne come una cinquantenne

Nel quartier generale del brand, in quella location così industrial chic che è l’Arsenal di Bruxelles, mi è stata svelata la collezione che sbarcherà nei negozi con la bella stagione. Molte le sorprese, alcune delle quali da rivelare solo al momento più opportuno. Da degustare. Da un nuovo volto per la collezione, ad affiancarsi ad icone come Yasmin Le Bon e Natalia Vodianova a loro tempo: quello della top model Anouck Lepère, rivendicazione di una belgicitudine verace e aggraziata. O ad un nuovo concept, nato dall’immaginazione di Emilie Dûchene: quello delle collezioni Pop-Up –quattro all’anno, in pezzi limitati, e destinate a colpire al cuore perché così senza tempo pur legate ai veri trend della stagione

 

 

Cosa c’era, dunque, sulle grucce accuratamente allineate dello showroom? Tinte sorbetto. Profumo di mare. Stampe esuberanti, ma solo su pezzi chiave. Da abbinare con capi basici –ma falsamente tali. Dettagli inaspettati. Scintillii discreti, e giochi di contrasto tra materie prime e tagli.

I miei coups de coeur? Il top tricot da abbinare in total white allo short di jeans. Una marinière che rasenta la perfezione –perché di marinière non se ne possono mai avere abbastanza. L’abito dal taglio sixties. Quel tocco di angora leggero che non guasterà certo nelle serate primaverili

 

 

 

E ora, in negozio? L’inverno Mer du Nord strizza l’occhio al caldo del piumino d’oca, in tinte classiche o in vere e proprie sferzate di energia. Pull in maglia calda tanto quanto impalpabile, arabeschi sul jeans, e una sciarpa intrecciata e intarsiata in tutta discrezione di fili d’argento. Per brillare solo per chi si vuole.

 

 

 Articolo scritto e redatto da Giulia Vettore che ad oggi non fa più parte del team autori di theoldnow.it

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