Le vacanze sono anche un’occasione unica per entrare in contatto con culture diverse dalla nostra, o anche solo con persone ricche di storie da raccontare. Il terzo post sulle mie vacanze 2013 è quindi dedicato all’uomo inteso come essere umano, ed alle sue creazioni
Le vacanze estive ci forniscono la possibilità di lasciarci alle spalle i panorami lavorativi di tutti i giorni per andare ad esplorare territori vicini e lontani, paesi che non avevamo mai visitato prima così come luoghi del cuore che invece periodicamente reclamano la nostra presenza. Non ha importanza quanto lungo sia il viaggio, in termini spaziali e temporali, a mio parere una delle cose più importanti per godere appieno delle opportunità offerte da una tale esperienza è di essere curiosi e ricettivi, fare domande ed ascoltare attentamente le risposte date. Perché sono le persone ad arricchire veramente i viaggi
Le mani degli uomini, quando sono guidate da menti illuminate, sono capaci di grandi opere in grado di sfidare impunemente le ingiurie del tempo ed arrivare fino a noi per trasmettere il loro messaggio. Chi ha vissuto prima di noi ha costellato il territorio di un firmamento di opere d’arte, grandi o piccine, che meritano di essere visitate, indagate, scoperte. Come sempre le costruzioni più grandiose ed imponenti sono legate al mondo religioso. A prescindere dall’epoca di costruzione e dalla divinità adorata i luoghi di culto nel tempo hanno sempre spinto l’uomo a superarsi nelle sue arti. La maestosità dei templi greci classici, che siano in Grecia oppure in Sicilia, così come l’incredibile ricchezza e sfarzosità delle chiese bizantine e la delicata geometria delle moschee, indipendentemente dalla propria fede l’uomo è da sempre portato ad erigere opere fantastiche per glorificare il suo dio
Ma l’arte dell’uomo si manifesta anche attraverso i piccoli capolavori di artigianato che impressionano l’uomo inurbato abituato ad usare le mani quasi esclusivamente per battere su fredde tastiere producendo altrettanto algidi messaggi. Guardare un artigiano all’opera è sempre un’esperienza emozionante. Osservare i gesti tramandati di generazione in generazione che si fondano su saggezze antiche ed ancora oggi vengono ripetuti con lo stesso ordine fa riflettere. È questo un patrimonio da salvaguardare che ha resistito attraverso i secoli e che oggi più che mai corre il rischio di andare perduto per mancanza di interesse e carenza di persone cui affidare tale sapere senza il quale, ne sono certo, il mondo sarebbe un posto un po’ più buio
Le mani degli uomini raccontano tanto della loro storia perché è su di esse che il tempo ed il lavoro incidono più a fondo il loro marchio mentre sono gli occhi il più potente mezzo di comunicazione messoci a disposizione. Gli occhi difficilmente mentono e spesso sono capaci di raccontare silenziose storie con un solo sguardo, un lucore, un movimento. Storie che avrebbero bisogno di centinaia di parole trasmesse spontanemante attraverso un fugace incrocio di occhi
La conoscenza di persone diverse e lontane da noi è ciò che ci fa crescere, giorno dopo giorno, non dimentichiamolo mai
Articolo scritto e redatto da Federico Malgarini | Tutti i diritti sono riservati