Chi ci segue sui social network ormai sa già tutto ma avevo piacere di raccontare anche qui la tre giorni trascorsa insieme ad Alessandro a Conversano in occasione di una manifestazione che coniuga il cibo al primo posto e lo esplora in tutte le sue sfaccettature: Lector in Tavola.

Il 15 e 16 giugno infatti si è svolta a Conversano, in provincia di Bari, la seconda edizione di questo cultural food festival che ha visto il cibo fra potere e immaginazione. Una tre giorni di incontri, appuntamenti chi sono partiti della domanda più diffusa in tutto il mondo  cosa si mangia oggi?  per arrivare fino risposte sempre meno superficiali, approfondimenti, analisi e riflessioni che ci riguardano sempre di più. È proprio per questa ragione che nasce questo spazio di riflessione intorno al cibo inteso come nutrimento per il corpo e lo spirito. Il cibo rappresenta la nostra storia, la memoria è quello che siamo oggi. Un continuo scambio e intreccio di culture diverse, non sovrapporsi di sistemi produttivi, sperimentazioni, rivoluzioni nel senso letterale della parola.

Ma non dimentichiamoci che c’è un’altra questione: la responsabilità. Cosa mettiamo nei nostri piatti e dove finisce quello che resta? La fame lo spreco di cibo sono due facce della stessa medaglia e le nostre scelte alimentari impattano sull’ambiente in modo determinante, non meno dei trasporti del riscaldamento degli edifici e dell’utilizzo di energia elettrica. Si avverte perciò sempre più il bisogno di prendere in mano la nostra relazione con il cibo, suscitando le domande  da dove viene? Cosa contiene? Com’è preparato? Quali condizioni ci vengono offerte per scegliere?

Interrogarsi su questi temi significa entrare in contatto con già coltivato, trasformato, cucinato il cibo che mangiamo e ciò che ci conduce verso la relazione tra le persone e la madre terra. Sicuramente Lector in Tavola è un festival davvero importante che analizza in maniera profonda il cibo e il nostro rapporto con esso ed è stato un piacere parteciparvi. Soprattutto in una cornice incantevole come quella di Conversano, una cittadina che al visitatore si mostra arroccata sulla collina rivolta verso il mare: espone fieramente il maestoso castello medievale, le antiche torri e i campanili solenni. A chi la guarda dall’alto mostre i tetti delle case confusi a quelli delle chiese e dei bellissimi palazzi ducali. A chi la percorre a piedi si snoda in contorte viuzze che sfociano in caratteristiche piazze scenario, in tempi passati, di aspri duelli e carambolesche vicende.

Conversano conserva i sapori, gli odori e le tradizioni culinarie tipiche del territorio e con questa consapevolezza è stato cognato un brand  dalle terre alle torri  che pone in evidenza le due caratteristiche peculiari della città, nota per le variegate bontà della terra e per le bellezze artistiche architettoniche presenti sul territorio. Conversano ha il profumo del mosto e sa prendersi cura dei suoi ospiti con i prodotti più buoni della tradizione culinaria pugliese: l’olio d’oliva, i dolci di mandorla, la pasta fresca, senza dimenticare le deliziose ciliegie e i gelati artigianali.

Decisamente colloquio da visitare da godere, tutto l’anno, magari proprio in occasione della prossima edizione di Lector in Tavola.

A proposito dell'autore

Ingegnere? Pusher of Enthusiasm Consulente Digitale. Prof Universitaria Fondatrice di TheOldNow.it beauty. book. family. podcast. travel.

Post correlati