Lui le disse:“Lasciati dondolare nel vuoto e quando sei pronta chiudi gli occhi, allarga le braccia, libera le mani dalla stretta della corda e salta. Salta vestita, con la maglia che si solleva. Salta felice, lasciando tutti i pensieri all’esterno. Liberati nell’aria godendo dei colori che la natura che ha disegnato tutt’intorno, come una cornice. Librati come fanno certi uccelli quando lasciano il nido, per la prima volta, pervasi di emozione e d’adrenalina sotto la pelle che trasforma le sensazioni in pelle d’oca. Lasciati andare, non privarti di nulla e prendi la vita a piene mani, ad occhi aperti, a sorriso spalancato. A cuore aperto.”
Lei sorrise, smise di prendersi sul serio e seguì il consiglio.
Il viaggio. E’ quella strada che percorriamo lungo la vita, guidando in prima persona o facendo da passeggero mentre qualcun altro la dirige, sotto i nostri occhi. Il viaggio è quella meraviglia che ti si para d’improvviso di fronte agli occhi, che genera emozioni che si susseguono forsennatamente nello spirito. E’ quella luce lontana che illumina il cammino, che ci fa sperare in un punto di ristoro, in un’oasi nel deserto. Il viaggio inizia con la valigia fatta, i vestiti in ordine, stirati ed inamidati per l’occasione. E quella voglia compulsiva di afferrare un costume, un paio di scarpe, una macchina fotografica e gli occhiali da sole e gettarli in uno zaino da mettersi sulle spalle mentre si chiude la porta di casa. E’ il rubare la maglia preferita di lui per infilarla nella sacca ed averla da indossare appena si farà buio.
Il viaggio non è la destinazione, ma quello che succede mentre la si raggiunge. Che siamo soli od accompagnati da qualcuno che con la sua esperienza ci vuole dare man forte e rema nella nostra stessa direzione per condurci dall’altro lato del lago. È la meraviglia di essere arrivati dove nessuno mai era arrivato prima di noi o forse, semplicemente, dove non pensavamo di riuscire ad arrivare mai. È il percorso, ed il cielo azzurro e le nuvole sotto di noi mentre voliamo dall’altra parte dell’oceano, mentre perdiamo la sensazione di terreno sotto i piedi per lasciarci condurre dove il nostro cuore ci sta conducendo
E’ la luce negli occhi che si riflette davanti ad una nuova alba, che scalda il cuore e la pelle del viso, che arrossa le gote e fa sorridere la bocca. E’ l’aver desiderato ardentemente la partenza per poi tornare a casa con il cuore gonfio di sensazioni.
È la realizzazione dei nostri sogni, il raggiungimento dei nostri obiettivi. E’ la casa sull’albero che abbiamo sognato tutti, per la quale abbiamo pregato i nonni di prendere le assi di legno e costruirla nel nostro giardino, insieme all’altalena dalla quale scorgiamo il mondo in modo diverso, sognando mentre si sale altissimi per poi ridiscendere, riprendere la rincorsa e poi ricominciare. Il viaggio è il sentiero di montagna, quello scavato nella roccia, quello ricavato dalla ripa stessa. È quello disseminato di verde vegetazione dove, passo dopo passo, ci lasciamo convincere che quella sia la strada giusta. E la scia che lasciamo dietro di noi, che facciamo vedere agli altri che sono rimasti immobili, mentre si scaldavano da lontano per i nostri sogni e che non hanno creduto alla nostra determinazione.
Il viaggio è il sacrificio dei nostri giorni, è la volontà della partenza, e la fiducia in se stessi e la voglia di sfidare i propri limiti ed andare oltre, per trovare un nuovo posto nel mondo dove mettere radici o forse, semplicemente, per tornare a casa e raccontare tutto a chi non ha potuto partire con noi. È la luce del tramonto che ci coglie impreparati, è la sensazione di calore che ci accarezza la pelle è l’eleganza della mente che ci fa uscire dal guscio e scoprire che potevamo farlo, che potevamo arrivare semplicemente dove volevamo. E che possiamo tornare a casa ricchi di ricordi
Questo storytelling fa parte di un progetto editoriale realizzato in collaborazione con Grand Marnier sul tema dell’Eleganza e delle sue declinazioni #grandmarnierlovescharm
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