Fino a quando sei solo figlio non puoi saperlo ma poi la vita inverte i ruoli e ti fa chiamare mamma, o papà, da un piccolo nuovo individuo e tutto cambia un po’. Cambia nel senso che si rivoluzione, si stravolge, si posiziona sotto/sopra. Le modifiche sono talmente tante che sembra di vivere una vita nuova, completamente diversa rispetto a prima. Ma in tutta questa rivoluzione c’è nascosta la misura dell’amore. Quello incondizionato che nasce dal primo battito, dal primo abbraccio, dal primo sguardo. Quello che lega ciascuno di noi ai genitori e quello che lega noi ai nostri figli.
E oggi, mentre asciugavo con pazienza i capelli di una delle mie bimbe e cercavo di distrarla dal phon – che detesta – con canzoni e suoni di versi di animali, ho pensato che tutti questi momenti che mi si imprimono nella mente e nel cuore – e che mi scrivo a volte per la paura di dimenticarli – lei non se li ricorderà mai. Non avrà memoria di tutte le volte che io e il suo papà ci siamo alzati di notte per un incubo, un ciuccio perso, per il caldo o il freddo, per il peluche caduto dal letto o per la sete. Non avrà ricordi degli abbracci prima di dormire e dei suoi occhi lacrimosi quando la mattina ci salutiamo per entrare a scuola che fanno più male di una rissa da bar. Non ricorderà le prime vacanze, i primi passi, il cucchiaio impugnato in autonomia, la prima cacca nel vasino. Non avrà nella sua mente impresso tutte le volte che le abbiamo parlato senza che lei avesse la capacità di risponderci e tutti i momenti che per noi hanno significato tutto, o quasi.
Ci sarà un vuoto di memoria lungo anni eppure, ogni giorno, costruiamo un pezzo del suo carattere, del suo modo di affrontare le cose, di renderle sue, e nostre. E sebbene questa realtà mi fa un pochino male al cuore, penso al medesimo tempo che è un atto di amore, puro e quasi a senso unico, da me verso di lei, da noi genitori ai nostri figli. E penso che non c’è nulla di più profondo di un amore che, non solo ti sposta di lato e mette al centro qualcun altro, ma addirittura ti fa compiere azioni e pensieri nella direzione migliore possibile, senza che all’altro ne sia data memoria.