Non solo auto: la casa produttrice Land Rover si concede all’arte, e presenta al mondo la nuova scultura simbolo della Coppa del Mondo 2015 di rugby.

L’opera si chiama The Catch, ed è stata installata allo stadio di Twickenham, in Inghilterra. È qui infatti che avranno luogo le partite principali della Coppa del Mondo, e di conseguenza in questo santuario del rugby la scultura si ergerà a icona, nonché a vero e proprio meeting point, per i tifosi provenienti da ogni parte del mondo. Frutto dell’opera congiunta di oltre 40 persone, che hanno realizzato il progetto in quel di Torino, The Catch si sviluppa dalla sinergia creativa di due grandi personalità artistiche: il Design Director Land Rover Gerry McGovern e l’artista italiano Nino Mustica. Se il primo bazzica in Land Rover già dagli albori della sua carriera, il secondo ci ha impiegato un po’ di più a giungere al settore del design automobilistico. Mustica è infatti un artista che si è dedicato per anni all’arte in senso stretto, e solo nel 2014 ha deciso di iniziare a collaborare con Land Rover, realizzando un’altra scultura il cui nome è già esemplificativo del messaggio che vuole lanciare: Unstoppable Spirit.

Ma, tornando a The Catch, vediamo nel dettaglio com’è fatta. Alta 8,2 metri e larga 10, poggia su 100 metri quadrati di erba artificiale. All’interno di una forma astratta, è stata ricreata una Land Rover Discovery Sport in scala 1:1. Il tutto è corredato da ben 39 luci singole, le quali rappresentano i colori delle 20 nazioni che partecipano alla Coppa del Mondo. Complessivamente l’opera ha richiesto 10.000 ore di lavoro, ed è stata realizzata in due copie; un esemplare identico è stato infatti esposto al Millennium Stadium, in Galles. Ispirazione per il movimento di The Catch è il momento del lineout, fondamentale nel rugby, in quanto richiede una particolare combinazione di potenza e tecnica.

Lo sa bene Lawrence Dallaglio, giocatore di rugby di fama internazionale, che nel 2003 si è aggiudicato proprio la Coppa del Mondo. Lui, insieme a McGovern e a Mustica, è stato invitato a presenziare alla cerimonia di presentazione di The Catch. Ma la sua non è stata solo una presenza simbolica: Dallaglio ha infatti collaborato anche nella fase elaborativa della scultura, fornendo la sua personale e vastissima conoscenza sul lineout. “Abbiamo colto una attimo davvero rappresentativo di questo gioco e l’abbiamo descritto in modo astratto”, spiega, e poi continua: “Molti pensano che per giocare a rugby basti essere grandi e forti, ma esiste anche un elemento artistico e creativo del gioco, che è magnificamente riflesso in The Catch”.

The Catch resterà esposta per tutta la durata della Coppa del Mondo 2015, nelle fan zone dello stadio Twickenham, in Inghilterra, e del Millennium Stadium, in Galles.

 

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