La vie est belle
Così dichiara il nuovo profumo Lancome. Non c’è nessuna presunzione in questa dichiarazione che celebra la semplicità luminosa. È la più bella dell’evidenze, nonché la più limpida. Un profumo carico di significato, con una coscienza e un’anima. La vie est belle possiede la semplicità della verità, della sincerità, della bellezza francese: il celebre non so che di luce, aldilà della bellezza.
La vie est belle è una ricerca: l’affermazione di donne forti, in quanto la scelta di mettersi in discussione, di donne che sanno ciò che cercano e che sono pronti a fare di tutto per trovarlo. Donne per le quali il dubbio non è una debolezza bensì una speranza, un’avventura. Donne che sanno scegliere dove stare: non vogliono promesse o chimere ma esperienza, maggiore con il passare dei giorni e degli anni.
Tanti elementi e preamboli sono alla base della creazione di questa fragranza: scrivere una nuova storia olfattiva, sublimare le più belle materie naturali, affinché vivano pienamente, metterci l’anima.. Per la prima volta, tre dei più grandi profumieri francesi hanno unito i loro talenti per comporre una fragranza unica: Olivier Polge, Dominique Ropion e Anne Flipo.
Ma qual’è il loro manifesto olfattivo? Dar vita al primo iris goloso più femminile che mai. Usare liberarsi dei codici per meglio inventare una scrittura al fattiva difficilmente classificabile, fra luce e ombra. Una fragranza sorprendente che porta l’impronta di ognuno: la creatività di classe di Olivier Polge, il virtuosismo tecnico di Dominique Ropion e la femminilità luminosa di Anne Flipo. Attraverso il recupero dell’arte originale del profumo, hanno scelto la forza della semplicità. Nessuna base prefabbricata, solo materie prime pure. Una fragranza quintessenziale, liberata dal superfluo, la cui scrittura si compone di soli 63 ingredienti affinché ognuno possa pienamente esprimersi.
Nel 1949,Armand Petitjean, fondatore di Lancome, chiese a Georges Delhomme, suo direttore artistico, di realizzare un flacone che simboleggi l’aura di tutte quelle donne che possiedono quel non so che che conferisce loro tanto splendore. Dopo numerose bozze arrivò la quintessenza della felicità: la grazia di un sorriso inscritto nel cristallo. Un flacone rimasto a lungo negli archivi della maison Lancome, denominato Le sourire de Cristal, che 63 anni dopo, ritrova tutto suo significato con La vie est belle.