Dolce al cucchiaio facile e veloce da realizzare, la panna cotta è delicata nel sapore, morbida, cremosa, perfetta in ogni stagione. Si ottiene, nella sua preparazione classica, unendo panna, zucchero, latte e colla di pesce, senza dover utilizzare il forno. I segreti di una panna cotta perfetta? La panna, ingrediente che garantisce cremosità, giusta consistenza e la fantasia. Tante, infatti,  sono le varianti creative per i palati di tutto il mondo: frutti di bosco, frutta esotica, spezie, caramello e cioccolato, caffè, cocco o fragole all’aceto balsamico o la nostra proposta, la raffinata panna cotta alla menta di Pancalieri, piccolo paese in provincia di Torino, dove si produce quasi il cinquanta per cento di tutte le piante officinali in Italia, tra le quali la menta piperita.

I dolci al cucchiaio erano già conosciuti nella civiltà fenicia con la puls punica: un piatto nutriente e dolce fatto con cereali, formaggio, miele e uova.  I commensali greci venivano deliziati con un dolce a base di latte cagliato e miele chiamato hyposphagma che una volta cotto veniva servito con la frutta. L’avvento dello zucchero portò numerosi mutamenti associato alle spezie lo zucchero permise di creare capolavori di pasticceria marmellate gelatine confetti marzapane e frutta candida creme a base di uova, latte, cereali, riso frutta e aromi.

Dalla distillazione della menta si ottiene un pregiatissimo olio essenziale, riconosciuto dagli esperti come il migliore al mondo per finezza del profumo e gradevolezza del gusto. Dall’inizio dell’Ottocento, i raccolti di questa pianta vengono portati a distillare nei lambicc (termine piemontese per  alambicchi). Lo sciroppo è un prodotto limpido, chiaro, con un marcato profumo di menta che in bocca è piacevole, fresco e gradevolmente persistente. A Pancalieri è da sempre noto che la menta è ‘bianca’, poiché quella verde normalmente commercializzata contiene coloranti. Oggi, la valorizzazione di questo prodotto unico si ritrova nel miele, negli sciroppi, negli infusi, nelle bevande, nella pasticceria, e persino nella cosmesi ed è facilmente reperibile tramite Slow Food.

Nel servire la panna cotta, come ogni dolce al cucchiaio, dovrete sempre tener conto della sequenza dei piatti oltre che della natura dell’ultima portata. Pertanto, se il secondo piatto è un brasato o un arrosto con un intingolo di porcini o verdure, il dolce ideale non sarà cremoso, ma più sobrio e leggero, ad esempio, un semifreddo. Se non volete rinunciare al dolce cucchiaio, abbiate cura di intervallare le due portate con una granita al tè verde o un sorbetto alla frutta.

Il vino ideale? L’attuale tendenza enologica sconsiglia di abbinare vini secchi come champagne, spumanti, brut alle preparazioni dolci, non solo perché così si genera un accostamento basato sul contrasto, ma anche perché la ricchezza zuccherina di cibi e vini deve essere equivalente. La soluzione ideale è uno spumante extradry, con dolcezza contenuta, che abbinato ad un dolce ricco di zucchero, si percepisce come secco; se si abbina invece a un dessert dalla dolcezza pacata, per esempio alla frutta, si avverte come piacevolmente morbido, un vino fermo di lunga tradizione, il Moscadello di Montalcino, tranquillo, di uve di moscato bianco, con sfumature dorate, un profumo intenso, avvolgente dal sapore dolcemente  fruttato e armonico, unn vino solare, da uve Zibibbo, il Moscato di Pantelleria, dal colore giallo dorato più o meno intenso con toni ambrati, l’odore aromatico, un inequivocabile profumo di uve moscato, dolce, fortemente fruttato o l’insolita Rossa Malvasia di Castelnuovo don Bosco, con il suo rosso cerasuolo brillante, ricca di spuma, profumo fragrante con sentori delicati, fruttati e floreali,  ricordi di rosa canina, lampone e frutti di sottobosco,  fresca e armonica con una buona persistenza aromatica.

Ed ecco la ricetta per un dolce raffinato e di sicuro successo per tutti i palati.

Fate bollire 250 ml di latte con 750 ml panna e 200 grammi di zucchero. Unite 25 grammi di colla di pesce ben strizzata e due cucchiai da cucina di sciroppo di menta di Pancalieri con alcune foglie di menta fresche. Mescolate con un cucchiaio di legno. Lasciate riposare in luogo fresco e poi in frigorifero.

Dopo un paio d’ore filtrare il tutto, mettete negli stampini e raffreddate per almeno 3/4 ore.
Sciogliete alcuni cucchiai di zucchero in poca acqua, fate caramellare dolcemente con qualche foglia di menta e infine tuffatevi i frutti di bosco.
Accompagnate la panna cotta con i frutti di bosco caldi profumati alla menta.

panna cotta ai frutti di bosco

Una curiosità? La panna cotta, secondo una leggenda, sarebbe stata inventata da una signora di origine ungherese, agli inizi del Novecento, nelle Langhe, patrimonio Unesco, terra di membra e parole antiche,  come la descriveva Cesare Pavese, piena di cultura, dalle colline cariche di colori e dai lunghi vigneti ricolmi di uve pregiate.

Articolo scritto e redatto da Daniela Rigoni | tutti i diritti sono riservati

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