Stampe coloratissime e volumi 3D. Ecco la moda autunno inverno 2014-2014 firmata Kenzo.
I designer Humberto Leon e Carol Liam questa volta hanno stupito tutti, presentando una collezione completamente ispirata al regista e musicista David Lynch, che ha curato la colonna sonora e la scenografia del fashion show, creando una sorta di set cinematografico suggestivo e a tratti inquietante, degno di un film noir. Con questa collezione ci ritroviamo catapultati nella mente dell’artista ad asplorare i bellissimi, diversi ed eclettici personaggi che Lynch ha sognato per i suoi film: ” Mi è piaciuto lavorare con Humberto e Carol e con tutto il team di Kenzo. Volevo trasmettere una sensazione nuova per una sfilata fatta di mistero e di emozione che nuotano insieme”, questa la dichiarazione del regista.
Le modelle sfilano con abiti dai volumi a contrasto. Tutto è amplificato, snella e longilinea, o a vita alta ed esagerata, ma con una struttura sempre molto femminile. I completi sartoriali sono imbottiti di piuma, cappotti geometrici e destrutturati, mentre le pellicce di volpe nelle tonalità del lime, del lilla e del blu notte, sono ispirate ad alcuni personaggi femminili di David Lynch.
Le bellissime gonne di ispirazione anni 50, realizzate con pelle di canguro, sono portate sopra completi con stampe eccentriche dal taglio maschile. Le giacche sono corte e oversize, lunghi cappotti cocoon dall’effetto ipnotico a zig zag.
I fiocchi in grosgrain di mohair laminato diventano cinture e inserti sui pantaloni, mentre l’uso di organza a strati conferisce un effetto tridimensionale a gonne e top, e le maglie hanno un ricamo trittico in HD e laminatura metallica.
Gli accessori ispirati agli operai metalmeccanici del nord-ovest americano. Stivali in cavallino e pelle gommata con fibbie in rame o metallo opaco. La kalifornia bag in versione nylon imbottito stampato, lana o maglia, mentre le pochette in nylon sono decorate con la pelliccia.
Immagini courtesy of Kenzo | Tutti i diritti sono riservati
Articolo scritto e redatto da Martina Ferraro | Tutti i diritti sono riservati