Quest’anno IFA, la fiera internazionale dell’elettronica di consumo ed apparecchi per la casa ha ancora una volta confermato la propria importanza strategica nel panorama fieristico internazionale quasi sbaragliando la concorrenza, quanto meno quella europea.
La fiera, aperta al pubblico fino al giorno 10 ottobre 2014, è iniziata con una due giorni di conferenze nelle quali grandi case produttrici come Acer, Lenovo oppure Samsung e Sony hanno presentato i nuovi prodotti che lanceranno nei prossimi mesi.
Assoluta protagonista è stata invece Intel che occupa l’intero padiglione 16 e che nel giorno scelto per la propria Keynote ha introdotto importanti novità. Del resto la presenza di Kirk B. Schaugen (Vice President & General Manager, Intel) nel CityCube lasciava presagire che qualcosa di grosso sarebbe emerso e i numerosi striscioni pubblicitari che hanno tappezzato l’intera fiera anticipavano in qualche modo un evento dalle rivelazioni sconvolgenti.
La Keynote inizia tranquilla il venerdì pomeriggio alle 17.00, quasi in sordina e senza la folla tipica delle grandi occasioni. Si comincia con una breve introduzione sul ruolo di Intel per quella che viene chiamata l’Internet delle cose ovvero tutta quella serie di oggetti quali lavatrici, lavastoviglie, frigoriferi o macchine del caffè che prendono vita grazie ai collegamenti ad Internet. Il relatore ci presenta un distributore automatico di bevande basato su Core I7 e dal monitor Full HD in grado di predire la quantità di consumi giornalieri e comunicare in tempo reale con la casa produttrice.
Niente di sconvolgente, penso tra me e me.
Kirk Schaugen prosegue la conferenza parlando del ruolo dei PC desktop, tutt’altro che defunto specie nel settore gaming che è alla ricerca di sempre maggiori presentazioni e, giusto per ricordare l’eccellenza ottenuta fino ad ora, risveglia un PC desktop sul quale fa girare per qualche decina di secondi, su tre monitor diversi in 4K a 60 FPS, una scena di gioco di Tomb Raider. La prova di forza è talmente impressionante che dalla sala parte un applauso spontaneo.
Il relatore evidenzia che tutta questa potenza di calcolo ora viene “richiesta” su soluzioni mobili; non tanto perché il pubblico desideri giocare a simili prodotti sul proprio tablet o dispositivo portatile, ma piuttosto perché è ormai evidente la necessità di dover riuscire a produrre tecnologie dalle dimensioni ancora più contenute, dai consumi ancora più ridotti unitamente a prestazioni eccezionali.
Come è semplice immaginare queste tre caratteristiche sono impossibili da ottenere, specie nelle categorie 2 in 1, che invece devono saper offrire principalmente il minor ingombro possibile.
La chiusura di questo gap è il cuore della conferenza ovvero la presentazione del nuovo Intel Core M, un processore Intel Core in grado di dimostrare la maggiore efficienza energetica nella storia dei chip prodotti dall’azienda. Già grossi passi avanti erano stati fatti nel corso dell’anno 2013 ma con questo processore si segna una svolta nella storia dei consumi e delle prestazioni.
Intel Core M, nonostante un consumo di soli 4,5 Watt, rende possibili prestazioni di elaborazione fino al 50% più veloci e prestazioni grafiche fino al 40% superiori rispetto ad un processore Intel di quarta generazione. Coloro i quali utilizzavano un PC di vecchia generazione (fino a 4 anni fa) noteranno incrementi ancora maggiori con capacità di calcolo raddoppiate e prestazioni grafiche fino a sette volte migliori.
Le prestazioni esorbitanti ed i consumi ridotti non sono l’unico punto di forza del nuovo Intel Core M perché le dimensioni estremamente limitate consentiranno agli OEM di realizzare sistemi eleganti e privi di ventola con meno di 9 mm di spessore.
I primi prodotti 2 in 1 basati su Intel Core M saranno commercializzati da numerosi produttori, tra cui Acer, ASUS, Dell, HP, Lenovo e Toshiba e saranno certamente disponibili per le festività natalizie. Nel contempo sta partendo la progettazione e produzione di Ultrabook e Notebook sempre basati su Intel Core M che sapranno garantire eleganza e prestazioni anche nell’ambito più Business.
Un processore Curelty Free
Durante la conferenza tenuta da Kirk Schaugen è stata data molta attenzione al concetto di “Cruelty Free” ed in particolare viene enfatizzato come il processore Intel Core M sia un prodotto “privo di minerali provenienti da zone di conflitto”, il che significa che non contiene minerali (stagno, tantalio, tungsteno e/o oro) provenienti da aree di conflitto che finanziano od offrono vantaggi, direttamente o indirettamente, ai gruppi armati nella Repubblica democratica del Congo (RDC) o dei Paesi limitrofi.
È forse un piccolo passo ma sicuramente significativo e che potrà essere di esempio per numerose altre aziende.
Caratteristiche Tecniche
Il processore Intel Core M è disponibile in molteplici versioni: i processori Intel Core M-5Y10/5Y10a fino a 2 GHz e il processore Intel Core M-5Y70 fino a 2,6 GHz.
Il processore Intel Core M-5Y70 è il processore Intel Core M dalle prestazioni più elevate ed è disponibile anche con tecnologia Intel vPro per dispositivi 2 in 1 aziendali con caratteristiche di sicurezza integrate che contribuiscono a proteggere i dati, le identità degli utenti e l’accesso alla rete.
Ulteriori caratteristiche della piattaforma Intel Core M includono supporto per audio di alta qualità, Intel® Wireless Display 5.0 e prodotti Intel 802.11ac di seconda generazione; l’evoluzione della piattaforma includerà il supporto di docking wireless con WiGig di Intel.