Nell’ambito delle vetture compatte premium c’è un’auto che occupa un posto speciale nel mio cuore e che da sempre considero una delle mi preferite: parlo della piccola DS3, la sportiva tutto pepe che è stata a mia disposizione per un giorno nell’autodromo di Vairano.
Il marchio DS è sicuramente molto noto ai meno giovani per via della celebre vettura che venne prodotta e venduta a cavallo degli anni ’50 e che era sinonimo di eleganza e anticonformismo per via delle linee eclettiche che la caratterizzavano. DS, desiderio speciale in Francese oppure Dea, se pronunciato senza pause tra le lettere, è un marchio che si è rinnovato nel corso degli ultimi anni e che nel 2010 si è riproposto al mercato proprio con la piccola DS3 che ho avuto il piacere di guidare.
Il successo di vendite fu immediato proprio per quel mix di eleganza e anticonformismo che caratterizza la vettura e nel corso degli anni sono arrivate anche le sorelle maggiori DS4 e DS5.
La DS3 1.6 THP è un giusto mix tra eleganza e sportività. Ha una linea sobria ma sportiva che sa conquistare un po’ tutti, dai giovani che cercano una vettura dalle prestazioni brillanti fino ai meno giovani che invece possono essere alla ricerca di confort e piacere di guida. L’ampio catalogo di personalizzazioni la rende un auto fortemente dinamica che può essere adattata alle esigenze di ogni singolo acquirente.
La pista di Vairano ci attende ed è tutta per noi. La DS3 con propulsore 1.6 THP da 1.6 litri sa essere cattiva e il motore, recentemente aggiornato, arriva ad erogare l’esorbitante potenza di 165 cavalli. Entro nell’abitacolo e i sedili, fatti in morbida pelle, mi avvolgono completamente ricordandomi di essere in una vettura comoda oltre che sportiva. Negli interni, sobri e funzionali, domina la pelle e i tratti cromati ricordano lo spirito sportivo della vettura. La pedaliera, principale punto di contatto con il veicolo oltre al volante, è anch’essa cromata.
Partiamo con un giro leggero, per scaldare le gomme inumidite da una giornata non proprio soleggiata. Il circuito di Vairano, dove Quattroruote esegue i propri test, è veloce e scorrevole ma ci sono alcuni tratti insidiosi nei quali si deve prestare attenzione. Le frenate continue e le accelerazioni repentine non sembrano essere un problema per la mia auto, che sembra non averne mai abbastanza.
Dopo poco le gomme sono in temperatura ed è così che inizio a girare con più aggressività. Il motore, punto di forza della DS sembra chiedere di essere spremuto fino in fondo e i 165 cavalli si scaricano a terra con prepotenza ed esuberanza, vista la trazione anteriore. Le marce si susseguono rapidamente e l’elettronica, che non abbiamo staccato per via del circuito bagnato, interviene correggendo le richieste eccessive. La DS3 passa da vettura sobria, comoda ed elegante ad un piccolo mostro da battaglia in pista con una semplicità imbarazzante e il propulsore 4 cilindri in linea EURO 6 raggiunge in pochi istanti 200 km orari. Non ci sono limiti: le gomme sono calde, la pista è sgombra e l’auto sembra divertirsi più di me. Decido quindi di togliere l’elettronica e l’auto sembra percepire questo mio entusiasmo.
Le curve si susseguono, tra staccate ed accelerazioni, tra cambi di marcia e di direzione. Perdo contatto con la realtà ed esaurisco il tempo a mia disposizione. Esco dal circuito, lascio raffreddare l’auto e torno al mio quotidiano, fatto da una vettura che sa esprimere il proprio piacere di guida in ogni contesto, tanto pistaiolo quanto cittadino. Io ho seguito il mio spirito guida: sono uno Speed Lover. Qual è il tuo ? Vai sul sito e scopri di più !
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