Chi non ha mai passato un intero pomeriggio a vagabondare senza meta, comprando di tutto, tra i corridoi IKEA, scagli la prima pietra. Chi non ha idea di cosa sia un FY, scagli la seconda.

Io non scaglio la prima e nemmeno la seconda perchè ora sono preparata. Il FY altro non è che il Financial Year, l’anno finanziario di un’azienda. Oggi parliamo del FY 2014 di Ikea Italia e vi assicuro che rimarrete incantati come me nel leggere quanto ho scoperto alla conferenza organizzata da Ikea il 20 marzo nel nuovissimo #IKEAtemporary di Via Vigevano, a Milano.

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Ad aprire la conferenza la statuaria (nonchè simpatica e alla mano) Filippa Lagerbäck, emblema della “svedesità”, come la chiama lei, che ci racconta quali e quante sono le iniziative ecosostenibili lanciate in Svezia dalla popolazione. Volete saperne una, tanto per avere un’idea? In Svezia, nei cortili di aziende, scuole e nei boschi, si organizzano gare di raccolta rifiuti, con tanto di condivisione sui social: vince chi raccoglie più spazzatura! Un’idea divertente e intelligente per educare tutti, fin da bambini, a rispettare gli spazi comuni. Scommettete che nessuno, dopo aver ripulito il cortile della scuola, butta più per terra la carta della merendina?! Filippa si sofferma poi su alcuni consigli pratici per insegnare anche a noi cosa fare per aiutare l’ambiente: far controllare regolarmente la nostra auto, abbassare di 1° la temperatura di casa, comprare prodotti a km 0, con meno packaging, pulire spesso con l’aspirapolvere il retro del frigorifero e fare la doccia in due. Si perchè, ci fa notare Filippa, non solo risparmieremo un sacco di acqua, ma arriveremo anche al lavoro più felici!

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Concluso l’intervento di Filippa si susseguono diversi docenti, ognuno dei quali ci porta in un mondo di risultati e progetti che IKEA Italia ha raggiunto e vuole attuare in questi anni.

Umberto Locati ci parla della mission di Ikea: offrire ai consumatori una vasta scelta di prodotti a prezzi accessibili. Per Ikea Italia sono 21 gli store, in 13 regioni, in cui concretizzare l’offerta, l’ultimo dei quali è stato aperto a Pisa nel 2014. La speranza è quella di raggiungere i 30 store entro il 2025, iniziando però a vagliare nuove soluzione tra il 2015 e il 2018. Stiamo vivendo un momento florido, ci comunica Umberto: il trend economico è in positivo in tutto il paese in modo costante e Ikea Italia è al 7° posto nelle vendite e al 3° nell’acquisto da fornitori della proprio nazione, tra tutti i paesi presenti nel gruppo Ikea.

La parola passa quindi a Stefano Brown, che entra nel merito del Report Sostenibilità, giunto alla sua IX edizione e realizzato in collaborazione con alcuni studente della Scuola Holden di Torino, fortemente voluta dallo scrittore Alessandro Baricco. La strategia di sostenibilità arriva dalla casa madre, la Svezia, che detta tre leggi fondamentali: una vita più sostenibile a casa, una vita più sostenibile in comunità e l’indipendenza energetica e di risorse. Ventuno sono le storie raccontate nel report, come ventuno lettere dell’alfabeto e ventuno store in Italia: una fortunata coincidenza! Stefano è affiancato in questa spiegazione da Renata Duretti, responsabile HR e Valerio di Bussolo, che ci parla di food e temporary store.

Qualche esempio?

A come acqua: sono 5 i litri di acqua che, in media, Ikea Italia consuma per ogni visitatore. Ancora molti, ma in costante calo rispetto dal 2009 ad oggi.

D come diversità e inclusione: 6.244 dipendenti diversi per età, sesso e provenienza, perchè la diversità è sempre un valore aggiunto.

F come food: la percentuale di cibo biologico acquistato in Italia dall’azienda è del 38%, la più alta mai registrata.

G come great place to work: in tutti gli store Ikea si cerca di valorizzare il talento di ciascuno. Non importa avere esperienza, ma voglia di fare e di dimostrare a tutti quale sia questo talento. Il lavoro si impara sul campo, insieme.

L come legno: questo materiale costituisce il 70% delle materie prime utilizzate nella costruzione di mobili e complementi d’arredo. Neanche a dirlo, questo legno proviene da fonti sostenibili.

S come sociale: Ikea si impegna da anni al fianco di associazioni no profit per realizzare progetti sociali nei Paesi in via di sviluppo. Save the Children e Unicef sono solo alcune di queste. Un progetto che ci piace??? Soft Toys for Education: per ogni peluche venduto IKEA Foundation dona a Save the Children 1€ per l’istruzione in tutto il mondo. COMPRIAMO PIÚ PELUCHE!

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W come waste: Ikea riesce a differenziare circa l’82% dei suoi rifiuti. Il 92% dei rifiuti Ikea viene inoltre totalmente riciclato o destinato al recupero energetico.

Un alfabeto che a noi piace tantissimo e che ci mette di fronte ad una bella verità: Ikea non è solo quella meravigliosa catena di negozi in cui passare interi pomeriggi. Ikea è una realtà in continua evoluzione, che ogni giorno si impegna per raggiungere risultati e realizzare progetti sempre nuovi. Uno su tutti? Il Tomorrow People, che promette di assumere 250 giovani nei prossimi tre anni.

Ikea, noi ci crediamo!!!

Articolo scritto e redatto da Ludovica Volpi | Tutti i diritti sono riservati

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