Alla notizia che Jim Jarmush stesse lavorando ad un film sui vampiri, la sottoscritta è quasi caduta dalla sedia.
Questo perché viviamo in un’epoca in cui, se si parla di vampiri, il pensiero corre automaticamente a film come Twilight o, quando va bene, a serie tv come The Vampire Diaries. Per trovare qualcosa di veramente interessante sui vampiri dobbiamo tornare indietro agli anni ’90 e scomodare Francis Ford Coppola, che sull’argomento ha realizzato forse l’ultimo film degno di una certa rilevanza cinematografica, Dracula, appunto. Per fortuna Jarmusch ha deciso di colmare questa lacuna.
Protagonisti del film Tilda Swinton (Eve) e Tom Hiddleston (Adam), due vampiri ultracentenari che si amano da sempre, nonostante vivano in due continenti diversi. La noia di un’esistenza sempre più complicata porta Adam ad una profonda depressione e la sua amata Eve corre quindi in suo soccorso. Un nuovo abbraccio tra i due amati ed ecco che come d’incanto la “vita” sembra ancora possibile, perché l’amore sopravvive a tutto e riesce a far sopravvivere anche un vampiro con tendenze suicide.
Rimangono le difficoltà di recuperare sangue non contaminato, poiché gli umani non si curano più di se stessi, rimangono anche le difficoltà di una vita noiosa, senza stimoli esterni e senza quella bellezza indispensabile per avere una vita piena. Ma anche a questo si troverà un rimedio.
Immensi i due protagonisti, una regia senza una sbavatura ed una sceneggiatura perfetta fanno di questo film una delle opere più grandi realizzate da Jim Jarmusch, già regista di Dead Man, Coffe & Cigarettes e Broken Flowers.
Scritto e redatto da Monica Papagna | Tutti i diritti sono riservati