ethnic flavor | Trendology - TheOldNow Magazine

Dopo accenni e accenni nelle passate stagioni, questa PE lo stile etnico, così piace a tutti chiamarlo, si è diffuso a macchia d’olio, contaminando collezioni e collezioni e dando vita ad un numero infinito di capi indimenticabili

Per prima MSGM. Che la sua passione per le stampe e gli accostamenti eclettici sia benedetta. Quanto il the alla menta, l’infuso di cannella, il dentifricio e gli skinny pants. Assolutamente perfetta, sempre. L’amore per le stampe incontra con la PE 2013, un mondo esotico, fatto di colori, declinazioni geometriche e soggetti appartenenti ad una realtà completamente estranea al marchio, ma riversata all’interno perfettamente. Il risultato coincide con una serie di giochi geometrici, ancora caleidoscopici, nella più iconica tradizione del brand, che invade tweed, frange e accessori. Coerente, interessante e nuova. Più che mai desiderabile.

Lo stesso amore per le stampe lo ritroviamo da Mary Katrantzou. La capacità di rendere sempre nuovo il tema è sintomatico di una propensione creativa che mi lascia sempre a bocca aperta. I francobolli sono il cuore della passerella, rimescolati per un flavor del tutto differente. In parte snaturati, sicuramente senza precedenti declinati.

Altra cosa la collezione Max Mara, molto couture, tra materiali tecnici e pelle. Etnica e chic. E ancora l’India pop di Matthew Williamson, tra mini e maxi lunghezze.

Le grandi catene non potevano che stare al passo, proponendo soluzioni low cost alle wishlist più ambiziose. Zara e Mango, Stradivarius, H&M. Le proposte sono infinite ma colore e gusto geometrico permangono sempre.

Molti i pezzi che ho adorato, dal catalogo Zara e anche da quello firmato Mango, ma nulla mi toccherà mai il cuore come la collezione presentata da Giorgetti. Colori, linee, forme e tagli, perfetta. Io la sto ancora studiando, indecisa ancora su quale sarà il capo cult che mi porterò a casa per questa collezione. Voi lo sapete già?

Barbara

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