Sonagli, zucchero a velo, crepitio di legna nel camino e cielo terso di brina fuori dalla finestra. Non vi ricorda un po’ l’appena passata atmosfera natalizia? Ecco, qualcuno lo ricorda meglio di tutti voi: Margot. La furbetta è una che con le feste va a nozze. Ma che dico a nozze: è felicità pura. E non serve che sia proprio il giorno di Natale, bastano persone per casa, risate fra le stanze, movimento fra cucina e sala. Ecco che il gatto, indipendente ed un po’ snob, tira fuori il suo lato curioso e coccoloso. Ve la immaginate una palla di pelo che si crede piccina – ndr. si crede solo purtroppo – che cerca di infilarsi fra le gambe degli invitati, fra le candele accese, fra le tovaglie imbastite e fra il tintinnio dei bicchieri? Ecco, meglio non immaginarla a volte!
Gli occhi divengono vispi e pieni di quella curiosità che sembra argento vivo e, in barba all’aver passato già la soglia dei 10 anni, diventa incontenibile. Salti, rimbalzi, capriole: ogni movimento è studiato per catturare l’attenzione degli ospiti che, alla fine, capitolano anche se non sono grandi amanti della razza felina.
Ma ora, la parola la passo a lei
Lettori, amici di zampa ciao a tutti! Mi chiamo Margot e ho trovato Laura (lei racconta sempre che lei ha trovato me ma sapete il punto di vista degli umani è sempre fantasioso) nel parco reale di Madrid. Mi ero persa ed ero affamata. Lei sembrava dolce e pronta a riempirmi di attenzioni. Così, quatta quatta mi sono avvicinata a lei. Ero talmente piccola che non miagolavo nemmeno, emettevo un suono che sembrava quello di un uccellino e se pensate che uno scoiattolo era grande quasi quanto me, potete immaginarvi la sua sorpresa. Il mio intuito non mi ha tradita e Laura è diventata una mamma perfetta (ok, “perfetta” me lo ha suggerito lei ma d’altronde il magazine è suo.. uff). Comunque vi dicevo si è trasformata in un’ottima mamma e dopo qualche mese di convivenza abbiamo preso un aereo ed abbandonato Madrid per Milano.
Questa nuova città è piena di movimento. Lo vedo ogni giorno quando mamma esce di corsa di casa e io mi affaccio alla finestra che dà su un grande viale e vedo tutto che si muove. Tutto! Beh, vi chiederete cosa mi piace più di tutto questo. A parte mangiare intendete? Ah ok, se togliamo il cibo dalla classifica al secondo posto ci sono quei momenti in cui la casa si anima di amici di Laura che spesso organizza cenette di chiacchiere con le amiche, serate romantiche di cui non mi è possibile raccontare niente e momenti di brainstorming (come li chiama lei) con le persone che lavorano con lei sui tanti progetti che fa. Beh, quella è la vera pacchia! Sono tutti carini i suoi amici e, anche se sul momento stanno da una parte poi io vado li e sgrano gli occhioni da ruffiana di cui vado fierissima e inizio a strusciarmi con garbo contro le gambe. Diventano subito coccolosi! E che meraviglia: posso passare da una carezza ad un’altra, dal divano alla sedia, dal mobile alto da dove scruto tutto ai cuscini di cui la casa è disseminata.
Ma se penso a queste occasioni me ne viene in mente una divertentissima: era la notte di capodanno e la mamma aveva deciso di festeggiare con una cena a casa con i suoi amici, uno dei quali ha un cane. Non che i cani non mi piacciano, anzi, quando vado al mare dai nonni c’è il loro cane con cui mi diverto tantissimo, però il cane di Max, Trico, è un cucciolo pieno di energie molto rumoroso. Appena arrivato in casa ha iniziato a fare il capo incontrastato della dimora e io sono finita confinata in un angolo alto della libreria attenta a non far cadere niente che altrimenti combinavo un pasticcio. Insomma, la cena me la guardo dal mio rifugio rialzato mentre il cane fa il protagonista. E a noi gatti si sa, non è che ci garbi molto questo. A un certo punto si avvicina la mezzanotte e iniziano i fuochi di artificio. Trico si spaventa tantissimo e inizia a farsi piccolo piccolo e rifugiarsi sotto il divano, immobile. Non c’era niente di cui preoccuparsi e avevo campo libero a quel punto. Non potete immaginare che goduria passare la mezzanotte fra le coccole dei commensali che erano tutti occhi per me e poi, si dice, chi riceve le coccole a capodanno le riceve tutto l’anno, no?
Pensare ad una Margot in versione protagonista adorante delle feste vi ha fatto sorridere? Allora perché non leggere gli altri episodi dei Diari di Felix dove ripercorriamo insieme, attraverso sei capitoli dedicati, sei diverse situazioni: il risveglio, le feste, il gioco, la merenda, i nascondigli e l’immancabile momento delle coccole e del relax! Ma non finisce qui perché anche voi e il vostro felino del cuore potete diventare protagonisti! Come? Semplicissimo: registrandosi al Felix Club
Non finisce qui: infatti, in occasione del compleanno di Felix è stato creato un concorso ad hoc attraverso il quale è possibile realizzare e-card di auguri a Felix caricando e personalizzando gli scatti del proprio gatto. Io e Margot stiamo già creando la nostra, e voi?