Il primo aereo é partito da Linate sabato mattina, la destinazione intermedia era Amsterdam. É iniziato così questo viaggio per l’America che mi vedrà come blogger per Ford
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Ogni tre tweet @Laura_theoldnow prende un aereo! ;D #sapevatelo
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Arrivata ad Amsterdam, in ritardo sulla tabella di marcia, mi sono letteralmente trovata in un aeroporto dalle dimensioni incredibili, e io che avevo scelto lo scalo qui al posto di New York non mi sono più sentita molto sicura della scelta fatta! Ovviamente poi se arrivi ad un gate e devi partire da quello opposto, beh gambe in spalla guys!
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I’m at Amsterdam Airport Schiphol (AMS) (Schiphol, Noord-Holland) w/ 64 others 4sq.com/XsyyII
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Il cambio di volo ad Amsterdam aveva il sapore del vorrei ma non posso: luci, colori, strutture e gate a perdere fiato, come se la fine non arrivasse mai, come se sui tabellari non ci fossero solo i minuti di distanza a piedi fra te e la tua destinazione ma come se il tempo ti strizzasse l’occhio, adescatore del tuo ritardo, e del volo che sta per compiere l’aereo sulla pista. Curioso riuscire ad arrivare in tempo, con corsa annessa
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Sul secondo volo sono finita al lato di una fila da tre che aveva un che di simpatico. Un americano che ha viaggiato per i 4 continenti e vede i film sottotitolati in cinese, che racconta di non voler viaggiare più se non per vacanza con la famiglia. Al centro un signore della Svezia che parla inglese meglio dell’americano, che ha lo sguardo delle persone buone, che nella vita si é trovato la moglie che dopo 25 anni gli ha detto “sai che c’é? Non ti amo più e me ne vado e voglio metà di questa casa”Nelle otto ore ho fatto un po’ di conti, ci sono più uomini che donne sull’aereo, e non ci sono bambini. Che Detroit non sia una meta per famiglie? Vi aggiorno su questo quando riparto..
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Poi a lato del mio sedile, oltre il corridoio c’é un tris di uomini, olandesi suppongo che volano a Detroit ma che vanno niente di meno che a Las Vegas ed a tutti quelli che lo raccontano, hostess compresa, fanno l’occhiolino e lo sguardo malizioso incorporato. Simpatici, decisamente
Pagherei per essere con loro sul volo del ritorno, per vedere le facce stravolte di chi ha dato troppo e torna verso casa.
Nel frattempo di italiani non se ne vede l’ombra, sarà che partendo da Amsterdam me li sono persi per strada. Sarà per questo che regna un favoloso silenzio? La gente sorride, sonnecchia, io scrivo con la musica che mi rimbalza nelle orecchie.Volare con destinazione Usa ha un sapore diverso, ti mette addosso come un maglione coprente un’energia buona, adrenalina che ti fa pensare al sogno americano, alla libertà, a tutto quello che i tuoi pensieri immaginari possono contenere. Musica, stile, novità e la voglia di scattare fotografie ad una città nuova e sconosciuta -
Arrivati a Detroit, e passato il controllo sicurezza passaporti, recupero la valigia e via verso il Westin Hotel, la mia nuova casa per i prossimi giorni!
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I’m at Detroit Metropolitan Wayne County Airport (DTW) (Romulus, MI) w/ 48 others 4sq.com/ZJ4QPl
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Home sweet home (@ The Westin Detroit Metropolitan Airport) [pic]: 4sq.com/RN6XCt
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L’organizzazione é ottima: ritiro il badge, il calendario degli eventi organizzati, i pass e salgo in camera. Doccia rapida, una cena nell’incantevole cornice dell’albergo e via a nanna! A domani,
Laura -
Vorrei che si sapesse che ho ordinato un grill burger, così giusto per ambientarmi un attimo! #fordnaias #travel #theoldnowgoestodetroit
Maddai, Detroit. Non ci sono mai stata…però curiosa lo sono. Certo che davvero, ogni tre per due in volo, e gli USA…invidia. Curiosa anche del progetto 🙂