ISABEL PABO è il nome di una collezione. Una collezione firmata da una ragazza giovanissima, classe ’93: Dalila Palumbo.
Dalila è una ragazza determinata, intelligente e di talento. Ha compreso quanto la formazione sia importante e ha scelto di frequentare l’Accademia del Lusso che le ha permesso di avere le basi ideali per costruire un futuro di successo. E il suo futuro, ISABEL PABO, è già alla terza collezione.
Ho deciso di intervistarla e di parlare un po’ con lei di quello che è stato il suo percorso fino ad ora. Conosciamola insieme

 

1.       Dalila. Poche parole per descriverti ciò che a occhio nudo non si può vedere di te

d. beh… bella domanda, penso di essere una ragazza molto semplice ma non scontata, diretta quando serve, una di quelle senza peli sulla lingua e con l’istinto da crocerossina. Sono molto caparbia, curiosa ed adoro imparare cose nuove.  Penso che la testardaggine sia l’aspetto che mi contraddistingua maggiormente anche se conoscendomi, sono aspetti che si noterebbero facilmente dato il mio carattere

2.       Figlia di arte. Pro o contro?

d. Non sono mai stata definita “figlia d’arte”, quindi non so se potrei o dovrei definirmi tale. Penso che la famiglia sia fondamentale nella vita di una persona, per me infatti è il fulcro centrale di tutto. All’età di 4 anni ho ricevuto il mio primo cavalletto per imitare il mio papà che ha sempre coltivato e coltiva la passione per la pittura, la scultura, la musica, il disegno…e la moda. Lui è stato il mio primo maestro ed è il mio più grande critico, la mia mamma al contrario è la mia più grande sostenitrice ed è stata la prima ad aver creduto in me e ad aver investito nel mio sogno. Penso dunque che “respirare” e vivere l’arte in famiglia almeno per quanto mi riguarda sia stato fondamentale

3.       La giovane età. Pro o contro?

d. Ho 21 anni tante cose da imparare e tanta strada da fare. Nel mondo della moda essere cosi giovane non è molto positivo. Per molti sono considerata ancora troppo piccola, inesperta, c’è diffidenza nel fidarsi. Per me al contrario è una sfida ed un piacere ogni volta dimostrare ciò che so fare, rapportarmi, confrontarmi ed imparare da persone più grandi ed esperte di me. Esser giovane, vogliosa di imparare, sognatrice, testarda e perché no ancora immatura per certi aspetti, penso siano alcuni degli aspetti che mi differenziano da molti miei colleghi

4.       Nasce dalla tua creatività ISABEL PABO: come lo definiresti in tre parole e cosa rappresenta per te?

d. Innovativo   ricercato   camaleontico

Isabel Pabo rappresenta tutto per me.  Racchiude i miei sacrifici e quelli della mia famiglia che mi sostiene giorno dopo giorno. Ma soprattutto è la speranza di  una giovane ragazza fermamente convinta di non vivere in un paese dove non si può più credere e lottare per i propri sogni. Nel mio lavoro ci vuole cuore e sfrenato amore per ciò che si fa e quello non si acquista ne con il denaro ne con le raccomandazioni

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5.       Fare della propria passione un lavoro. In Italia sembra impossibile ma la tua storia è un esempio. Quali pensi siano i punti di forza del tuo progetto tali da far emergere nel mondo fashion il tuo lavoro

d. Come ho precedentemente detto penso che la mia giovane età, la caparbietà ma soprattutto l’amore, la passione e la “genuinità” che ho nello svolgere il mio lavoro siano i punti di forza del mio progetto. Amo ogni “step” del mio lavoro, della ricerca di tendenza, a quella dei tessuti, dall’ideazione del capo, alla creazione del cartamodello fino ad arrivare alla confezione curata minuziosamente nei minimi dettagli.  Penso che un bravo stilista debba essere un bravo cool hunter, un bravo disegnatore, un bravo modellista ed un grande sarto. Questo penso faccia la differenza

6.       Fashion show: prima di organizzare il tuo hai avuto modo di partecipare come pubblico a una sfilata e/o un evento connesso al mondo moda che ti ha impressionato particolarmente? Raccontaci ciò che ti ha colpito.

d. 

Ho assistito ad alcune sfilate come spettatrice, potendo “vivere” in alcuni casi anche i back-stage. Il mondo della moda, servizi fotografici, sfilate sono un esaltazione dell’arte e della bellezza è questo quello che mi ha sempre affascinato, non avere  regole ne limiti ne canoni da seguire, la moda non li ha. Adoro la progettazione ed il lavoro che c’è dietro una sfilata, quindi preferisco star “dietro le quinte” con il cuor in gola e lasciar agli altri i posti a sedere

7.       Fashion Show ISABEL PABO. Raccontaci ciò che si cela dietro lo spettacolo

d. L’imprudenza e l’intraprendenza che mi contraddistingue mi ha portata ad ideare il primo Fashion Show Isabel Pabo subito dopo la partecipazione ad un evento moda in cui ho presentato la mia prima mini collezione. In due mesi ho incrementato la precedente collezione ed organizzato un evento incentrato sull’arte sotto alcune sue forme cioè la fotografia, la musica, la danza, la moda e l’arte culinaria. Importantissimo e fondamentale è stato l’aiuto delle persone che amo mi vogliono bene e mi supportano in ogni mia avventura perché dietro ogni spettacolo ci sono sacrifici, impegno ed un grande lavoro organizzativo.

8.       Le tue collezioni si susseguono. Quale evoluzione hai visto in te e nelle tue creazioni passo dopo passo?

d. Con il passare del tempo ho definito un mio stile. Ho iniziato a ricercare tessuti più particolari, meno comuni e ad ideare capi trasformabili, dipingendo a mano altri e rendendoli unici. Ho sempre cercato sin dall’inizio di puntare alla creazione del capo di qualità, insolito, che sia di classe ma non per questo super elegante. Mi ha sempre affascinato giocare con la personalità “camaleontica” delle donne e catturare quel “dettaglio” fondamentale per l’ideazione di un capo. Ecco perché mi piace definire Isabel Pabo versatile, camaleontica appunto. Per essere “diversi” bisogna puntare sul particolare, non sullo scontato e penso che chiunque, con qualsiasi fisicità, o stile con il giusto capo possa esserlo

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9.       Formazione e Accademia del Lusso: quali sono i punti di forza che si riscontrano in questo tipo di formazione?

d. Grazie all’Accademia del Lusso ho avuto l’opportunità di interfacciarmi con docenti qualificati pazienti e super disponibili. Il percorso di studi intrapreso presso questa accademia mi ha formata molto e mi ha permesso di intraprendere questa strada con consapevolezza ma soprattutto con la preparazione professionale necessaria per affrontare il mondo della moda, una bellissima realtà in cui però è difficile affermarsi

10.    Quale è la domanda che avresti voluto ti ponessi e quale sarebbe stata la tua risposta?

d. 

Tutte le domande mi hanno permesso di raccontare a grandi linee il mio excursus lavorativo. Penso infatti che la domanda più giusta per concludere al meglio l’intervista sia una sulle prospettive future.

Confucio dice “scegli il lavoro che ami e non lavorerai mai neanche per un giorno in tutta la tua vita” io infatti ho la fortuna di aver intrapreso un lavoro stupendo che amo e mi appaga molto. A soli 21 anni ho ideato collezioni, lavorato all’estero e sfilato ad AltaRoma. Ho molti progetti in testa come la partecipazione al concorso mondiale in Finlandia come finalista del manichino d’oro, concorso nazionale a cui ho partecipato qualche mese fa. Spero che con il passare del tempo il mio sogno prenda forma  e si concretizzi sempre di più, continuando a regalarmi emozioni, ma soprattutto mi auguro di riuscire a rendere orgogliose le persone che amo e che credono in me

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