A seguire lo spettacolo si è fatto ancora più intimo con una festa privata firmata da Longines che ha voluto prenderci per mano nel festeggiamento di questa edizione 2014 di Fiera Cavalli. A rendere ancora più unico il party ecco a sorpresa il campione di bar tender Bruno Vanzan a lasciarci senza fiato con la sua abilità coadiuvato e seguito poi dal dj set Alex Farolfi che ci ha fatti ballare fino al mattino.
La notte, infatti, è fuggita in fretta ed in un attimo ci siamo ritrovati di nuovo sotto il balcone di Giulietta, questa volta con le luci della notte fra luna e stelle. Ed il pensiero non poteva che volare in un battere di occhi alla loro storia d’amore ed alle centinaia di biglietti romantici che ogni giorno vengono appesi sul muro che porta al cortile di questa casa così famosa nella storia e nella letteratura. Si fa ora di chiudere gli occhi, e lasciarsi cullare dall’incanto del’hotel Il sogno di Giulietta che ci ospita in questa due giorni veronesi
La mattina di domenica è fatta per esplorare i dintorni della Casa di Giulietta, perdersi fra i negozietti di cui presto vi parlerò, cadere nella tentazione dello shopping e delle mele caramellate intinte nel cioccolato fuso. È la domenica a Verona ad essere lenta e coccolona, come un abbraccio di quelli caldi ed amorevoli, che ti fa sentire a casa anche se in realtà sei ad ore di treno dalla tua vera dimora.
Verso le 12 si riparte tutti insieme direzione Fiera Cavalli 2014 dove ci attende uno spettacolo davvero speciale. Il Longines Fei World Cup Jumping 2014/2015 ci stava aspettando per regalarci grandi emozioni. Sotto il nome di Longines Jumping Verona si cela di fatto una competizione appassionata che si svolge all’interno della Fieracavalli, la rassegna fieristica internazionale di Verona dedicata al mondo del cavallo che è arrivata quest’anno all’edizione numero 116 e rappresenta la tappa italiana della FEI World Cup
La FEI World Cup è nata con la stagione indoor 1978/79 dalla felice intuizione di Max Amman, giornalista svizzero considerato tra gli specialisti di settore un vero e proprio “guru”, e grazie al forte slancio dell’Associazione Internazionale dei Cavalieri. Grazie ad essa la Federazione Equestre Internazionale ha trovato la chiave di volta per traghettare al momento giusto il concorso ippico dal bacino degli addetti ai lavori all’oceano del grande pubblico. Al mondo dell’equitazione, da sempre etichettato come snob, un po’ retrò e distante dal panorama sportivo in genere, serviva una formula di gara che, sulla scorta di esempi già felicemente sperimentati in altre discipline (lo sci, la formula 1, il tennis) potesse fidelizzare gli appassionati, far crescere l’interesse fuori dai confini dei praticanti ed uniformare la proposta tecnica formalizzando un circuito che riunisse sotto la stessa titolazione eventi di grande spessore tecnico e spettacolare. Serviva per i cavalieri, normalmente in pausa durante tutto il periodo invernale (il concorso ippico era tradizionalmente sport all’aria aperta e dei grandi spazi), ma anche per gli sponsor, desiderosi di sperimentare anche in questa disciplina sportiva nuove possibilità di investimento. Contemporaneamente permetteva l’avvicinamento tra realtà e continenti normalmente non inclini ad allargare i propri orizzonti di confronto, e favoriva quegli scambi commerciali fondamentali per incrementare la produzione allevatoriale
Dalla tribuna autorità assistiamo alla composizione del percorso e scopriamo qualcosa di più di questo mondo dove uomini e donne si sfidano alla pari, dove il percorso viene svelato pochi minuti prima dell’inizio della gara stessa, dove l’età e la stazza non hanno un valore. Gli ostacoli e le loro singole difficoltà prendono forma piano piano. Colori, forme e curve iniziano a diventare concretezza. Allestimenti ed attenzione verso i dettagli diventano realtà sotto i nostri occhi curiosi. Si scende in campo, letteralmente. Longines, infatti, ha deciso di viziarci fino in fondo e ci regala un giro del percorso vero e proprio, fra campioni che memorizzano il tracciato sul quale fra pochi minuti dovranno sfidarsi, fra decorazioni e direzioni. L’emozione si respira, a pieni polmoni. Siamo emozionati noi che semplicemente vedremo il tutto dalle tribune, figuratevi loro che si sfideranno a colpi di salti proprio dove stiamo camminando ora noi. Adrenalina e sana competizione prendono il sopravvento, ma c’è sempre per un sorriso, come quello che ci regala Jane Richard ambassador Longines
Alle 14.30 in punto si parte. L’attesa termina e si monta in sella. Cavalli, cavalieri ed amazzoni si danno letteralmente filo da torcere e noi seguiamo senza fiato il loro alternarsi sul campo, gioendo per i loro percorsi senza penalità e soffrendo un pochino per i loro sbagli. E’ una competizione, si sa, ma cuore e cervello a volte si mescolano insieme e riescono a colpire anche la persona più lontana da questo sport. Siamo letteralmente incantati, assuefatti dai salti, dagli ostacoli e dalla fluidità con cui questi vengono affrontati. Si vede il binomio fra cavallo e cavaliere che diviene un tutt’uno e questo appassiona, più di molti altri sport.
Se pensate però che la Longines Fei World Cup Jumping Verona sia stato l’unico spettacolo della domenica vi sbagliate di grosso. La fiera Cavalli, infatti, è un vero e proprio mix tutto interamente dedicato al cavallo ed al variegato mondo che attorno ad esso ruota. Accessori di ogni forma e colore, materiale tecnico e sportivo si intervallano a feticci da indossare o da appendere. Il mondo western si mostra ad appassionati e curiosi con le sue mille sfaccettature: dall’abbigliamento con i folcloristici copricapi fino agli stivali con le stelle e le punte arrotondate verso l’alto, passando per veri e propri palchi di appassionati del genere che si intrattengono in balli tipici contagiosi ed accattivanti
Ma i veri protagonisti, alla fine, sono sempre loro: i cavalli. Animali meravigliosi che l’uomo ha da sempre voluto al suo fianco. Vengono qui celebrati, messi in mostra, coccolati da piccoli e grandi. Partecipano alle parate, alle dimostrazioni, girano praticamente ovunque indisturbati con in sella il loro proprietario. Sono incantevoli e mentre, curiosiamo fra uno stand e l’altro, non possiamo che lasciarci rapire dai loro occhi dolcissimi
I tre giorni sono letteralmente volati, come di regola quando si è felici di vivere un’esperienza, un viaggio oppure un weekend fuori porta. Longines ci ha coccolati in tutto e per tutto, sorprendendoci con piccole e grandi chicche che ci hanno tolto il fiato. Verona è stata una complice speciale e Fiera Cavalli una bellissima scoperta per chi, come me, non aveva mai avuto il piacere di trascorrere due giorni visitando e godendo di quello che questa fiera del settore sa offrire.
I ringraziamenti sono doverosi, perché un’esperienza unica come questa lascia il segno nel cuore: all’organizzazione precisa e perfetta, ad Emanuela che è stata una dolcissima e professionale guida in questa due giorni, allo staff, ai cavalieri ed alle amazzoni che hanno regalato parole e sorrisi a noi non addetti ai lavori, alla città di Verona per la sua accoglienza inconscia sempre squisita, a Giorgia&Pietro per il tour veronese di cui vi parlerò presto, alla compagnia dei miei compagni di viaggio che hanno arricchito di chiacchiere piacevoli queste giornate, al balcone di Giulietta che ha rappresentato un vero punto di riferimento in città e sopratutto a Longines per il regalo che questo weekend è stato per me.