Non pensavo di poter correre, veramente intendo, in modo costante e continuativo. Non pensavo di poter fare alcuno sport così (non l’ho mai fatto a riprova del vero). Ho sempre corricchiato, girando intorno casa prima di mettermi a studiare ai tempi dell’università, rigorosamente solo nei mesi caldicaldicaldi, quando avevo il carico di tempo+voglia necessario.

Poi, poco meno di tre anni fa ho ricominciato a correre intorno casa, e poi ancora e ancora, anche in autunno e quando mi sono sentita (molto) coraggiosa anche d’inverno, tipo che avrei corso con il cappotto addosso. Penso anche di averci provato una volta!

 

Fatto sta: ho iniziato per non smettere praticamente più, e poi circa 6 mesi fa ho ben pensato di iniziare anche con l’hashtanga yoga. Tutta un’altra pratica rispetto alla corsa, eppure tra alti e bassi, continuo a mixare entrambe le attività cercando di creare un equilibrio tutto mio. Non sono una sportiva vera, ma in qualche modo le mie giornate ormai sono scadenzate anche dallo sport e vi assicuro che oltre a fare bene, cambia completamente l’umore (in meglio, s’intende!). Con l’arrivo dell’estate poi, mi pare che nessuno più riesca a rimanere chiuso in casa, mano a mano che le temperature salgono vedo aumentare il numero delle persone che incrocio correndo in giro per la città di Milano, siamo tanti, tutti diversi, tutti più o meno veloci. Per cui non c’è momento migliore nell’anno per consigliarvi quello che secondo me non può mancare se avete deciso anche voi di infilare pantaloncini e scarpette e scendere in strada: la musica giusta.

Senza musica, non si corre. Lo so che i veri sportivi non la pensano come me, ma io trovo che sia un aiuto fondamentale per chi inizia a correre e cerca una piccola spinta.

Senza musica non vale, non è uguale, ci si annoia: mi direte che si ascolta il proprio respiro, i pensieri, la città (?!?).

State solo ascoltando la musica sbagliata. Se sceglierete quella giusta per il vostro ritmo, il vostro respiro, i vostri pensieri, allora sarà solo un “di più” che aggiunge e non toglie nulla alla vostra corsa.

Io ho una playlist dedicata, ovviamente, si chiama “CorriJAckCorri” che è più un’esortazione a non morire lungo il cammino che una vera e propria colonna sonora. Ma vi dirò, funziona. Funziona perché è personalizzata innanzitutto, ed è per questo che vi consiglio di costruire la vostra, tenendo conto di qualche dritta magari:

1) che vi segua e vi accompagni nel vostro ritmo, deve sempre esserci un certo coordinamento tra il bit del pezzo che ascoltate e il vostro andamento naturale. Rischiereste di accelerare e affaticarvi inutilmente altrimenti, o di stare bassi quando potreste spingere di più. Ecco: la musica vi porta per mano e vi tiene più o meno costanti nel ritmo della corsa. (Io ho deciso che il giorno in cui riuscirò a stare sul bit di Hurricane di Bob Dylan per tutto il tempo, allora, starò andando come solitamente immagino di correre nelle mie fantasie).

2) A me sono molto utili quelle canzoni che hanno un crescendo e mi permettono quindi di accelerare senza accorgermi di farlo, naturalmente. Seguendo il ritmo del pezzo sono portata con leggerezza ad aumentare progressivamente la velocità senza strafare e appesantire il fiato. (First Time di Newton Faulkner ha questo effetto su di me, magari funziona anche con voi. Provate!)

3) Ok cantare, ma il fiato vi serve ad altro in questo momento. Quindi: eviterei i pezzi della vostra autrice preferita, quelli che proprio non riuscite a smettere di cantare e sapete tutti a memoria. Per questa volta direi che un labiale sui ritornelli è più che sufficiente. (Piuttosto, io provo sempre ad inserire le hit del momento, non le conosco bene, ma tengono il ritmo sempre alto, una delle ultime che ho inserito è Want to want me di Jason Derulo)

4) Non dovrebbero mai mancare i pezzi per il “recupero”, qualcosa che vi permetta di rallentare o addirittura di camminare a passo spedito, se pensate di alternare la corsa a qualche breve minuto di recupero durante il percorso. (Io ho questa che non manca mai, faccio un recupero romantico: Strong – London Grammar)

5) Regola immancabile: tutto quello che vi tira su, vi tiene di buon umore, vi fa venire voglia di ballare, è ok!

La mia playlist è stagionale, aggiungo o sostituisco brani a seconda del mood, di quanto spesso corro e di quanto in forma mi sento. E’ dinamica oserei dire, segue i mutamenti nei miei allenamenti e resta un modo semplice per scoprire e ascoltare cose nuove.

Quella con cui corro in questi tempi, è qui sotto, ancora in fase di costruzione. Suggerimenti?

 

Articolo scritto e redatto da Alessia Esposito | Tutti i diritti sono riservati

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