Bambine, ragazze, donne di tutto il mondo: l’icona fashion più famosa di tutti i tempi, il simbolo di chi ce l’ha fatta, la principessa che tutte vorremmo essere, è tornata! Se ancora non avete capito di chi parlo, vi basterà un piccolo indizio: ama canticchiare insieme a topini e uccellini e indossa, occasionalmente, scarpette di cristallo.
Proprio lei: Cinderella is back in town!
I Walt Disney Studios erano interessati da anni a riportare Cenerentola sul grande schermo, questa volta in un live-action molto fedele all’originale classico di animazione, uscito per la prima volta al cinema il 15 febbraio 1950. Ma come dare nuova vita ad un personaggio e ad una fiaba così amati e indimenticabili?
Per adattare la storia al pubblico moderno era fondamentale conservare il messaggio di gentilezza e compassione del classico originale; la potenza della storia, unita ad un cast di eccezionale talento e a una sceneggiatura forte, danno vita ad un’esperienza cinematografica di grande intrattenimento. “La maggior parte degli spettatori […] conosce bene la storia di Cenerentola” afferma Kenneth Branagh, uno dei cineasti e attori più acclamati al mondo. “Riuscire ad apportare qualcosa di nuovo in qualità di regista, rendendo giustizia ai momenti più iconici della fiaba, è stata per me una sfida meravigliosa”, continua. Il regista era interessato al fatto che i protagonisti avessero una psicologia più complessa e approfondita, in cui la gentilezza fosse una sorta di superpotere.
L’arduo compito di stilare la sceneggiatura è stato affidato allo sceneggiatore Chris Weitz, come Branagh attore, produttore e regista. L’idea non è quella di realizzare una versione revisionistica di Cenerentola, quanto piuttosto quella di modernizzare la fiaba per il pubblico odierno: per questo la virtù di Ella (più tardi Cenerentola) risiede nell’abilità di preservare il suo buon cuore nonostante le molte sofferenze.
Scritta la sceneggiatura, si trattava di trovare un cast d’eccellenza. Lily James (Downton Abbey) è Ella, la nostra amata protagonista. Dice di lei Allison Shearmur, produttrice: “Lily James è Cenerentola. È gentile, è interessata alla persona più silenziosa della stanza e ha un grande interesse per ogni tipo di individuo. È una brava persona ed è straordinariamente bella, ma non è un cartone animato”.
Richard Madden si è unito con entusiasmo al progetto nei panni del Principe, soprattutto dopo aver scoperto che il personaggio non era monodimensionale come nel film d’animazione, ma un giovane uomo intelligente del quale Ella si innamora in un modo credibile per gli spettatori.
Per il ruolo della matrigna è stata scelta la splendida Cate Blanchett. Interpretazione magistrale per lei, che ha saputo dar vita ad un personaggio così complesso, e temuto, senza trasformarlo in una caricatura. La Blanchett, attrice da sei candidature all’Oscar, si è calata nella parte con arguzia ed emotività, offrendo una prova ricca di sfumature che alludono al passato sofferto del personaggio. “La matrigna interpretata da Cate è spaventosa, passionale e pericolosa”, afferma Branagh. Affiancata dalle figlie Anastasia e Genoveffa, interpretate da Holliday Grainger e Sophie McShera, risulta a tratti anche comica.
Un altro personaggio a cui regista e sceneggiatore hanno dato nuova vita è la Fata Madrina, interpretata da un’eccezionale ed inaspettata Helena Bonham Carter. Ricreare il personaggio forse più amato del film d’animazione, senza l’ausilio della celeberrima canzone Bibidi Bobidi Bu, sarebbe stato molto difficile se produttori, regista e sceneggiatore non si fossero concentrati sulle caratteristiche che rendono la Fata Smemorina così amata. La Bonham Carter ha portato un po’ di frivolezza nel ruolo, riuscendo al contempo ad essere materna e divertente. “Come attrice mi piace ideare un passato per i miei personaggi” ha dichiarato Helena. La Fata Madrina ha un ruolo chiave, nel remake di Cenerentola: è infatti voce narrante di tutta la storia.
Per creare un’atmosfera magica ma al contempo realistica e credibile, lo sceneggiatore Dante Ferretti e la costumista Sandy Powell hanno lavorato a stretto contatto. I due si sono ispirati al XIX secolo, come da volontà di Branagh, concedendosi così di incorporare anche stili ad esso precedenti. La maestosità del progetto si rivela nelle vere scenografie, preferite al green screen, interamente assemblate nei teatri di posa e nei back lot.
Ovviamente la parte più critica nella realizzazione dei costumi è stata la creazione della scarpetta di cristallo: la Powell aveva chiaramente in testa il modello, la forma, lo scintillio. Ma come realizzarla? Ha avuto inizio una collaborazione tra il design della Powell e la realizzazione effettiva svolta dalla compagnia austriaca Swarovski, che ha occupato mesi e mesi di tempo con un risultato straordinario. Sono state realizzate otto copie della scarpetta, ma nessuna di queste poteva essere indossata. Sono quindi state usate come oggetti di scena e come modelli da essere distrutti durante le riprese.
L’unione tra un cast eccezionale ed un team di rara bravura ha reso la pellicola davvero magica. Dal 12 marzo il film sarà visibile in tutte le sale italiane e sono certa che tutti voi resterete a bocca aperta. L’atmosfera di questo live-action vi riporterà indietro nel tempo, alla vostra infanzia, alla prima volta che avete visto correre Cenerentola giù dalle scale perdendo una scarpetta e avete canticchiato, sperandoci davvero, “il sogno realtà diverrà…”.
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Articolo scritto e redatto da Ludovica Volpi | Tutti i diritti sono riservati
Complimenti,riesci a invogliare chi legge.sai trascinare.