Prendi una giornata di ottobre, un’irrefrenabile voglia di partire, un’amica che non vedi da troppo tempo, il ricordo ormai lontano del mare ma il suo profumo che torna in mente. C’è solo un treno come rimedio, da prendere al volo. Poco più di tre ore separano Milano da Cattolica, che non avevo mai visto prima.Con meno di 17,000 abitanti, la piccola provincia di Rimini è un gioiello che – non a caso – non sfuggì neanche a Dante Alighieri che la citò in un passo dell’Inferno.

Voglio dedicare solo qualche riga alla ben nota accoglienza turistica di Cattolica, alla meritata eccellente nomea del suo “sistema turismo” che da giugno a settembre opera perfettamente per ospitare migliaia di persone provenienti da tutto il mondo. Alberghi, appartamenti in locazione, ristoranti e strutture balneari offrono il meglio a persone con disponibilità economiche ed esigenze diverse, mostrando un’ offerta differenziata che ha davvero pochi eguali.

Cattolica è contornata d’aqua: confina ad est con Gabicce Mare dal quale è separata dal torrente Tavollo, a sud est con Gradara, ad ovest con Misano Adriatico, dal quale è separata dal fiume Conca e a sud con San Giovanni in Marignano; a nord è bagnata dal Mare Adriatico. E in virtù dell’amore della cittadina per l’acqua la mia prima sosta in città è stata nella piazza principale, La Piazza 1° maggio, che con una gigantesca fontana si diparte dalla via principale e arriva fino in prossimità del mare. È circondata dal verde, da locali pubblici e negozietti e contiene diversi punti di acqua zampillanti da cui il nome fontane danzanti. Sia d’estate che d’inverno i getti d’acqua seguono il ritmo di musica.

In passato la piazza veniva chiamata “Piazza delle Sirene”per la presenza delle tre sirene che sorreggono la fontana e rappresentano il mare. Il posto è decisamente suggestivo e non vi dico che bello capitarci dopo un pomeriggio di shopping mentre il mare accoglieva il sole al tramonto.

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Poniamo il caso che anche voi capitaste in città in un periodo che non coincide con le decine di manifestazioni estive ( imperdibile la Notte Rosa ad esempio), vi assicuro che un week end non basterebbe anche solo per assaporare il contesto culturale, quello ludico ed enogastronomico che fanno di Cattolica e del suo circondario un meta da non sottovalutare affatto. Prendete nota dei luoghi più aratteristici: il Municipio del 1914, le chiese di San Apollinare (XIII secolo) e di San Pio V (XIX secolo), i resti di costruzioni romane, il Museo della Regina –  costruito sulla sede di un antico hospitium per i viandanti – o la vicina torre malatestiana (1490). L’elenco potebbe proseguire con un libro di storia aperto e tutto da vivere in prima persona.

Dopo un tuffo nel passato potreste poi dedicare un pomeriggio allo splendido Acquario presso la ex colonia marina “Le Navi” dove non solo potreste vedere pesci rari e pinguini ma anche vivere piacevoli percorsi didattici se viaggiate con bambini.

 

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Proprio con il desiderio di vivere al meglio una Romagna culturale spesso dmenticata, vi consiglio di acquistare la Romagna Visit Card con cui potete accedere ad un prezzo vantaggioso in numerose strutture evitando tra l’altro le code per l’acquisto dei biglietti.
Potrete entrare, per esempio, alla Rocca di Montefiore Conca o al Museo della Città di Rimini ed in ben altri 46 musei e monumenti compresi nel prezzo di 12 Euro. Sì,  avete letto bene. Solo 12 Euro per accedere a qasi 50 siti culturali e acquistandone due gli ingressi per un bambino saranno in omaggio. Del resto sono stati numerosi gli sforzi dell’amministrazione cittadina per far sì che Cattolica fosse sempre più una città da vivere, in cui passeggiare non solo quando il profumo di mare e il sole rendono tutto speciale, ma anche quando la cittadina svela la sua anima più vera, fatta di un territorio che nasconde il fascino del passato, la lungimiranza di un presente attento e una peculiarità che per me non ha prezzo, ossia la dimensione umana. Cattolica è una delle città più a misura d’uomo che abbia mai visitato in Italia, con pochi problemi di parcheggio e con un’attenzione verso i bambini che non termina a settembre quando gli operatori turistici finiscono il loro compito.

Cattolica poi è una città dove mangiare divinamente senza che il portafoglio ne risenta. Dalle specialità di pesce a quelle legate alla tradizione.. Piade, crescioni, tortelli… c’è l’imbarazzo della scelta e una grande attenzione alla materia prima è pratica amoliamente diffusa.

Se poi avete qualche giorno in più da dedicare a Cattolica  vi suggerisco di addentrarvi nel meraviglioso entroterra romagnolo ricco di borghi, castelli medievali, piccoli paesi nella pace di verdi colline. Mura e torri civiche vicino a campanili  faranno da eco di una storia ricca di battaglie tra le grandi signorie dei Malatesta e i Montefeltro. Tante le rievocazioni storiche che si svolgono negli splendidi centri storici, come il Palio del Daino di Mondaino e l‘Ottocento festival di Saludecio.

Ma anche solo rimanendo a Cattolica potretse organizzare un soggiorno in date precise e vivere alcune delle ricorrenze più amate in Paese:

La festa di Stella Maris, durante la quale i pescherecci e le vongolaie portano in mezzo al mare la statua della Madonna “Stella Maris”, dopo una processione religiosa. La Mostra dei fiori con centinaia di bancarelle che ospitano una mostra mercato lungo i viali della città. La Fiera degli antichi sapori di terra e mare con la degustazioni enogastronomiche locali acoompagnate da animazioni e concerti.

Dall’offerta culturale a quella ludica e gastronomica c’è davvero l’imbarazzo della scelta e quasi si può dimenticare che Cattolica sia conosciuta come città di mare. Cattolica è un vero gioiello in cui tornare in tutte le stagioni senza mai annoiarsi.

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Photo credits: Archivio Fotografico Provincia di Rimini | Tutti i diritti sono riservati

Articolo scritto e redatto da Mara Stragapede | Tutti i diritti sono riservati