Si chiama sharing economy ed è un nuovo modello economico che prevede che l’utilizzo e/o il consumo di un bene avvenga in condivisione. Ciò non significa che debba venire del tutto meno il concetto di possesso, ma, al contrario, che il fatto di possedere qualcosa non voglia dire necessariamente che questa cosa la si tenga solo e unicamente per sè. Forse così è spiegata un po’ male, quindi provo a farti un esempio raccontandoti dell’opportunità che BlaBlaCar e Sailsquare mi hanno offerto la scorsa settimana.
Prima di tutto ti dico che BlaBlaCar è la piattaforma (accessibile via web e app) che permette di offrire o di prendere passaggi in auto per raggiungere una determinata destinazione. Se hai un’auto e, ipotesi, da Milano devi andare a La Spezia, ma a fare il viaggio sei da solo, puoi mettere a disposizione su BlaBlaCar i tre (o quattro) posti che ti avanzano. I passeggeri che accetteranno il tuo passaggio (perché ne avranno bisogno, sia chiaro) divideranno con te le spese che sosterrai per la benzina. BlaBlaCar, inoltre, semplifica la vita di noi pasticcioni coi numeri, dandoti un’indicazione della cifra che dovresti chiedere a ciascun passeggero che percorrerà con te la tratta che avrai impostato. Se sei invece un passeggero, puoi non voler prendere un treno, risparmiare significativamente e fare il viaggio con qualcuno: vai quindi sull’app (o sul sito) imposti la ricerca sulla tratta che hai necessità di percorrere e trovi così i passaggi disponibili.
Poi ti spiego anche cos’è Sailsquare, ossia la prima piattaforma di social travel per vacanze in barca a vela. Dopo esserti iscritto al sito puoi scegliere se entrare a far parte di un equipaggio già formato (o in fase di formazione) e vivere quindi un’esperienza ‘alla cieca’, conoscendo a bordo i tuoi compagni di viaggio o se invece formare un gruppo (o parte di esso) con i tuoi amici. Rispetto a un tour operator tradizionale, chi si affida a Sailsquare arriva a risparmiare ben il 30% sul costo della vacanza in barca a vela.
Insomma: due esempi iper pratici di cosa significa condividere, un’auto e una barca (ovviamente), ma anche un’esperienza di viaggio.
BlaBlaCar e Sailsquare hanno così deciso di unire le forze e qualche tempo fa hanno indetto un mini-contest chiamato, appunto, BlaBlaSail: avrebbero offerto a quattro utenti di BlaBlaCar la possibilità di vivere l’esperienza di una vacanza in barca a vela proprio in ottica Sailsquare, ossia non necessariamente con persone (già) conosciute. Con Giulia, ho avuto il privilegio di essere la blogger (o bloggah, come mi sono autodefinita all’inizio del viaggio, segnando per sempre – o perlomeno per l’intero weekend – la mia reputazione) che ha fatto parte dell’equipaggio, 15 persone in tutto, divise su due barche.
Dal venerdì alla domenica sera abbiamo fatto vita da barca: lì è dove abbiamo mangiato (e non sai neanche quanto), dove abbiamo dormito, dove abbiamo tentato di farci la doccia e dove abbiamo imparato a condividere spazi stretti e limitati con perfetti sconosciuti, eliminando da subito quelle barriere alla conoscenza che altrimenti ci sarebbero state. Abbiamo riso, forse troppo, abbiamo guardato l’orizzonte stupendoci di quanto il silenzio sia piacevole da ascoltare, siamo scesi a terra barcollanti e abbiamo scoperto, una alla volta, tutte le stradine di Portovenere.
Siamo diventati complici, promettendoci di rivederci presto e tutti, non uno escluso, neofiti delle vacanze in barca ne abbiamo apprezzato bellezza e potenzialità ripromettendoci di farne presto un’altra, magari più lunga.
In agosto io parto, veleggiando, alla volta della Grecia e spero che anche tu abbia presto l’opportunità di fare lo stesso. Per adesso: buon vento anche a te, qualsiasi esso sia.
Scritto e redatto da Raffaella Amoroso | Tutti i diritti sono riservati