C’è uno stupendo angolo di terra, nell’italica penisola, che tutto il mondo ci invidia e per cui vengono fatte follie pur di possederne un pezzetto. Uno scorcio di bucolica bellezza fatto di centinaia di sfumature diverse di verde, di marroni intensi e di azzurri cangianti. L’ocra della terra ed il grigio del calcare, insieme al giallo sfolgorante del sole che inonda queste dolcissime colline danno vita al colore che più di tutti rappresenta Montalcino: il viola del Sangiovese

Il viola intenso, carico, con toni che tendono al blu, del Sangiovese, viene quindi messo a riposare all’interno del marrone chiaro del legno, col quale si combina, e successivamente del verde trasparente della bottiglia. Da questo connubio cromatico che si potrebbe definire alchemico nasce dopo cinque anni il rosso granato sontuoso, denso e ammaliante del Brunello. Un colore che strega chi lo guarda e rapisce chi lo assaggia

Una volta all’anno la community di enoappassioanti si raduna a Montalcino per celebrare il nuovo arrivato della storica famiglia del Brunello. Questo evento magico è Benvenuto Brunello che nell’edizione 2012 celebra ben 15 stelle. Difatti sia il 2007, che il 2006 per la riserva che il 2010 per il rosso, hanno conseguito il massimo dei voti, le cinque stelle, dalla commissione di esperti che ogni anno giudica la vendemmia in anteprima

Come ogni anno, per tradurre in maniera tangibile le sensazioni che il Brunello suscita nelle persone, è stato chiamato un grande nome della moda a disegnare una piastrella celebrativa. Vista l’eccezionalità dei millesimi presentati quest’anno, anche lo stilista coinvolto non poteva essere da meno, la piastrella è infatti stata disegnata dalla maison Ferragamo, realtà di spicco del made in Italy con un sincero interesse per il mondo del vino in generale e del Brunello in particolare di cui è anche produttore

Ma passiamo al protagonista indiscusso dell’evento: il Brunello. L’annata 2007 è stata senza dubbio esaltante, ricca, carica e corposa, ma difficile da domare. In alcuni casi l’esuberanza del Sangiovese reso ribelle dall’andamento climatico dell’anno è sfuggita di mano, ma chi ha saputo imbrigliare i tannini irrequieti che hanno caratterizzato il 2007 è riuscito ad ottenere un vino di lunghissimo invecchiamento, di corpo spesso e strutturato. La differenza di approccio fra i produttori ha permesso ai presenti di gustare tante diverse interpretazioni del Brunello, ognuna caratteristica ed entusiasmante

La riserva 2006 vanta dei picchi di qualità assolutamente eccezionali. Le cinque stelle che anche quest’annata ha conseguito sono di certo meritate, ma anche in questo caso ci si trova di fronte al prodotto di un clima difficile, caldo e poco piovoso. Questi fattori hanno conferito al vino, specialmente dopo sei anni di affinamento prima in legno e poi in bottiglia, una ricchezza di profumi invidiabile ed una potenza in bocca emozionante. Il Brunello riserva 2006 è un vino poetico, sognante, da degustare con calma e di cui aspettare con pazienza il picco di maturazione che arriverà fra alcuni anni

Quando cala la sera sulle colline attorno a Montalcino, l’emozione risvegliata dalle degustazioni del Brunello è ancora lungi dall’assopirsi

Articolo scritto e redatto da Federico Malgarini | Tutti i diritti sono riservati