Se state cercando di orientarvi su un’oasi di benessere per le vacanze, l’Alta Pusteria fa decisamente al caso vostro. Oltre ai paesaggi mozzafiato che le Dolomiti riescono a regalare, ci sono strutture alberghiere di prim’ordine pronte ad accogliervi e che si dedicheranno completamente a voi ed al vostro benessere.

hotel-st-veit

Il paesaggio dall’Hotel St. Veit

L’Alta Pusteria raccoglie cinque deliziosi paesini: Sesto, San Candido, Dobbiaco, Villabassa e Braies. Luoghi incantati, che sono il cuore delle Dolomiti. Luoghi dove il culto dell’ospitalità è innato ed è stato perfettamente a trasferito nelle strutture alberghiere. Ci sono 34 hotel a conduzione familiare, aderenti al gruppo Vitalpina, che possono rendere la vostra vacanza assolutamente indimenticabile. Innanzitutto gli albergatori sono anche guide esperte, con tanto di patentino, e possono quindi organizzare escursioni in montagna per i loro ospiti. I percorsi delle Dolomiti sono alla portata di tutti, da chi non fa mai sport (tipo la sottoscritta) a chi invece è un grande appassionato di escursioni. Ad ognuno il suo percorso.

dolomiti

E dopo una lunga camminata, cosa ci può essere di più rigenerante di un percorso di benessere in hotel? Noi abbiamo provato l’Hotel St. Veit di Sesto, che ha un percorso spa molto interessante e che sposa una logica di benessere a 360 gradi. Una cosa che ha particolarmente colpito la nostra attenzione è stata un percorso finalizzato alla risoluzione dei disturbi del sonno, che affliggono molte persone di ogni età. Dopo un colloquio preliminare, viene studiata la strategia migliore per risolvere il problema: si parte scegliendo il cuscino giusto, che è fondamentale per riposare bene, poi si aggiunge un percorso Kneipp, che si può fare nella green spa dell’hotel oppure direttamente in camera. La terapia Kneipp stimola le funzioni di base: respirazione, circolazione, regolazione termica dell’organismo, digestione e metabolismo, rinforzando così il sistema immunitario. È molto importante, in questo percorso, dormire in un ambiente adatto e, proprio per questo, alcune delle camere dell’Hotel St. Veit sono completamente arredate in legno di cirmolo, un legno profumatissimo che molte ricerche sul sonno indicano come perfetto per dormire: chi riposa in una stanza arredata con legno di cirmolo si sente più vitale e riposato. Inoltre, è stata riscontrata anche una riduzione dei battiti cardiaci di 3500 battiti al giorno. Ma non finisce qui, è possibile infatti valutare anche un cambio di alimentazione, con il supporto dello staff dell’hotel. Insomma, un percorso davvero interessante, oltre che rilassante.

hotel-st-veit-sesto-camera

Io che, invece, non avrei problemi a dormire neanche in discoteca, ho scelto un massaggio primordiale alla quarzite argentea, un trattamento unico al mondo, che utilizza una pietra energetica della Valle Aurina in un massaggio concepito appositamente per sfruttare le caratteristiche di questa pietra. Si lavora sui quattro punti: fuoco, terra, aria, acqua e si coinvolgono tutti i sensi. Iniziando dalle piante dei piedi si fa scivolare la pietra calda su tutto il corpo. I movimenti lenti e circolari, insieme alla pressione nei punti energetici, contribuiscono a sciogliere contratture e tensioni e l’energia, dopo il massaggio, circola di nuovo liberamente. Vengono utilizzati fiori ed erbe, dal ginepro alla lavanda, e si ascolta in sottofondo musica creata apposta per questo trattamento. Avrei voluto fare tante domande durante il massaggio, ma ho preferito godermi il momento, rilassarmi e non pensare a nulla. Il risultato è stato sorprendente: non solo ha annullato la fatica della camminata del mattino, ma ha anche sbloccato tutte le tensioni che avevo accumulato sul collo e sulla schiena. Una nuova me è uscita dalla spa, rinata e più serena.

hotel-st-veit-spa

Il benessere è comunque preso sul serio da tutta la zona dell’Alta Pusteria: una bella dimostrazione è, ad esempio, quella del Parco Kurpark, interamente dedicato al percorso Kneipp. Qui possono entrare tutti e fare il percorso autonomamente, oppure guidati dal personale. C’è chi ci va prima di andare al lavoro, chi nel tempo libero insieme ai bambini. In assoluto, quel che è emerso da questo mio breve soggiorno è che dovremmo prenderci cura di noi molto più di quello che facciamo oppure concederci ogni tanto una vacanza in luoghi che ci coccoleranno come noi non siamo in grado di fare da soli.

Scritto e redatto da Monica Papagna | Tutti i diritti sono riservati