Si chiama Toni, Toni Cowan-Brown, ha le lentiggini, e i capelli rossi. È inglese, ha studiato al Collège d’Europe (una delle più prestigiose università belghe), ma potrete incontrarla a passeggio per le strade del quartiere hip della Bourse, armata di fotocamera, o con il risultato di uno shopping particolarmente riuscito sotto braccio. Il suo blog, The Fashion Cloud, ha avuto un così gran successo in Belgio che perfino Google l’ha invitata a tenere un discorso sui suoi skills di web-branding e SEO. Ha talento, ed uno stile che molte, molte vorrebbero poter imitare
Quando, nel 2009, le prime pagine di The Fashion Cloud sono apparse su internet, Toni si proponeva di stilare un fashion-diario di quello che la colpiva di più nell’industria fashion. Analizzava i trend, commentava le sfilate, e dava le highlights di una sua personalissima fashion-rassegna stampa. Un anno dopo ha deciso di diventare protagonista part-time del suo spazio, sorridendoci dalle fotografie che ritraggono i suoi look quotidiani.
Con uno stile a metà tra working girl e casual globe trotter, Toni ci delizia con la sua interpretazione personale di capi di Isabel Marant e Filles à Papa, passione che ha in comune con l’amica e blogger Cyrielle di Unlimited Clothes. Blazers, desert e pistol boots, marinières e colori tenui: uno stile più da parigina che da fashion-lover belga o inglese, più propense com’è noto agli eccessi
Ma è in questi giorni che è balzata alle cronache, protagonista suo malgrado di una vicenda che ha già visto toccati bloggers e utenti della rete.
Toni non è nuova a prestare la sua immagine ai brand che la sponsorizzano. Immaginate però il suo stupore quando commenti estatici di blogger d’oltremare la felicitavano per aver conquistato i cartelloni pubblicitari digitali di Times Square! Entrare nell’olimpo delle bloggers immortalate e rese celebri, indirettamente, anche grazie al passaggio dei 350.000 pedoni che ogni giorno attraversano il famoso incrocio newyorkese non è stato per lei tanto idilliaco che per Rumi di FashionToast. Vedersi su uno schermo digitale di “60 foot high” può essere spiacevole, soprattutto senza aver dato il proprio consenso o riceverne, in un ottica molto più terra-terra, alcun compenso
Il brand incriminato? Forever21, in collaborazione con l’agenzia Space150. E l’immagine in questione, una fotografia di street style scattata ad Anversa, in occasione dell’apertura del primo store belga del colosso americano fast-fashion
Articolo scritto e redatto da Giulia Vettore che ad oggi non fa più parte del team autori di theoldnow.it