Arriva dalla Tanzania l’ispirazione della collezione Mataio di Angelia Ami.
Un viaggio che parte dai tessuti e dai colori della cultura Masai, con le tonalità accese del blu e del verde, passando per il rosso e il porpora, e porta in passerella i tartan grezzi originali importati direttamente dall’Africa e trasformati in cappotti trapuntati con tessuti caldi e morbidi a cui si affiancano sete preziose, omaggio all’artigianalità Made in Italy. Tessuti grezzi e rari vengono rivisitati per creare pezzi dalle linee essenziali e sobrie, abiti in grado di raccontare la loro storia grazie alle loro inconfondibili origini e alla loro identità unica.
Angelia Ami presenta una collezione che parla alle donne contemporanee e punta a mixare le culture, contaminando l’artigianato Masai con materiali tecnici e innovativi di ispirazione londinese, accostandoli con capi in cashmere e pellicce, che riportano la collezione a una dimensione più vicina alle tendenze e ai gusti della cultura occidentale. Interessante l’idea di puntare principalmente su cappotti, abiti, gonne e maglieria dalle linee semplici ma dalla forte personalità, proposti nelle tonalità accese dei tartan Masai e affiancati al bianco ottico o sporcato dei tessuti tecnici e delle sete.
Angelia Ami è il brand emergente che porta la firma della giovane stilista milanese Angelia Corno, classe 1993, che ha fatto il suo debutto alla Milano Fashion Week AI 2016/2017, facendosi notare per i tratti distintivi e innovativi della collezione. La creatività e l’estro del brand Angelia Ami è stato selezionato assieme ad altri giovani stilisti per sfilare nell’ambito del fashion show organizzato e promosso dall’associazione no profit A Coded World.
Le tappe per arrivare alla settimana della moda milanese sono state importanti. Da segnalare, la campagna di crowdfunding che in un solo mese ha raccolto circa € 17.500 per finanziare parte degli investimenti. Ai sostenitori è stato corrisposto un riconoscimento, tra i più ambiti, i posti per assistere alla sfilata, una delle borse limited edition o un abito della collezione A/I 2016-17.
Tutti i 130 sostenitori sono stati ricordati, infine, a chiusura della sfilata nel capospalla in tartan Masai verde, la cui fodera interna riportava i loro nomi dipinti dalla mano della stessa Angelia Corno.
Un ringraziamento inaspettato e sicuramente di classe.
Articolo scritto e redatto da Nunzia Arillo | Tutti i diritti sono riservati