È come una favola, un romanzo, una narrazione che si snoda in diversi capitoli sempre più profondi e ricchi di significato l’evoluzione di Acqua di Giò, iconica fragranza maschile di Giorgio Armani amata da generazioni di uomini ma anche di donne. Lo ricordo, il flacone opaco con il tappo argentato, sulla mensola del bagno di mamma, da sempre grande amante dei profumi maschili.
Era il 1996 è Acqua di Giò faceva la sua comparsa sul mercato stregando nasi e cuori di tantissime persone. Dopo l’uscita, nel 2012, di Acqua di Giò Essenza, alla famiglia si è aggiunto Acqua di Giò Profumo nel 2015: le due più recenti fragranze non hanno fatto altro che confermare il successo della loro antenata.
L’ultima nata, in particolare, prosegue nel solco del Mito e lo reinventa, gli dona nuova visibilità, nuove note, nuova passione. Questa reinterpretazione olfattiva di Acqua di Giò è caratterizzata dalla freschezza del bergamotto e della nota marina che si sposano sapientemente con la profondità e lo splendore ammaliante dell’incenso millenario, una materia prima amatissima da Giorgio Armani.
Se la fragranza da cui hanno avuto origine le due successive era pensata per gli uomini ma profondamente amata anche dalle donne per la sua freschezza, Acqua di Giò Profumo è dichiaratamente maschile: spezie, agrumi, erbe aromatiche, patchouli si alternano a note fiorate per creare un velo di seduzione che ricopre il corpo dell’uomo.
Anche il flacone si insinua sulla scia della storica fragranza Armani pur differenziandosi per alcune caratteristiche uniche: immaginate un sasso nero, levigato dalle onde di un mare in eterno movimento. Il vetro scuro è purificato e trasparente.
Come il mare Acqua di Giò Profumo è una fragranza profonda ma ariosa al tempo stesso, incredibilmente elegante ed impeccabile come i capi, i cosmetici, le fragranze e gli accessori che caratterizzano tutte le collezioni della maison Armani.
Articolo scritto e redatto da Ludovica Volpi | Tutti i diritti sono riservati