Come avevamo anticipato in un precedente post abbiamo avuto modo di fare un entusiasmante viaggio a Monaco di Baviera per provare la nuova Citroen C4 Grand Picasso, la nuova monovolume 7 posti della casa francese.

 

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Il viaggio inizia all’aeroporto di Monaco di Baviera dove ci attendono due file di Citroen disposte con ordine teutonico. Due tipologie di auto erano a disposizione: entrambe con motorizzazioni 2.0 BlueHDi e si differenziavano solo per la trasmissione: cambio pilotato (manuale) e cambio automatico.

 

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Dopo una breve lezione introduttiva l’efficientissimo staff ci ha consegnato le chiavi della vettura.

Dopo aver premuto il pulsante di accensione (l’auto è dotata di sistema keyless) si viene immediatamente circondati dalla numerosa tecnologia presente a bordo di questo veicolo ed i due display iniziano a fornire una prima anticipazione delle dotazioni presenti all’interno della vettura. Il sistema di comunicazione visiva è strutturato su 2 display: un primo centrale di ben 12 pollici di diametro posto sotto il parabrezza ed un secondo touchscreen da 7 pollici.

 

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Saliti a bordo si vive immediatamente una sensazione di totale apertura al mondo esterno perché le importanti dimensioni del parabrezza anteriore danno una visibilità veramente totale dell’ambiente circostante. La visibilità anteriore è spettacolare e quella posteriore sufficiente e comunque supportata dai sensori di parcheggio nonché dalle telecamere poste attorno al veicolo. Parlando di visibilità durante le manovre non si può fare a meno di menzionare l’importante funzione di visualizzazione a 360° degli esterni: in pratica le telecamere posizionate all’esterno del mezzo permettono di ricreare, in tempo reale, una immagine a 360° dell’ambiente circostante così da essere totalmente assistiti nelle attività di manovra in spazi ridotti. Qualora si volesse lasciare all’automobile il compito di parcheggiarsi autonomamente vi è la possibilità di utilizzare l’assistente di parcheggio (City Park) che è in grado di parcheggiare il veicolo sia al lato strada sia a pettine. Qualora il problema fosse opposto, ovvero uscire dal parcheggio, basta selezionare l’apposita funzione ed il computer di bordo porterà fuori il veicolo per voi.

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Sicurezza a bordo

La sicurezza a bordo è uno degli elementi tecnologici di maggior rilievo in questo veicolo. La prima funzione che ho avuto modo di sperimentare è il controllo automatico della distanza. Quella funzione che comunemente chiamiamo “Cruise Control” è stata notevolmente ampliata per mezzo di un sistema radar che permette di regolare la distanza con il veicolo che ci precede. Il sistema funziona egregiamente e permette di alleggerire notevolmente lo stress di guida in autostrada. Il tipico sistema Cruise Control ha lo svantaggio di rendere il pilota meno attento alla guida ed è per questo che, in caso di rischio collisione, la nuova Citroen C4 Grand Picasso avvisa il pilota con tre livelli di allarme: visivo (messaggio sul quadro strumenti), visivo e sonoro e infine con tensione sulla cintura di sicurezza.

Le cinture di sicurezza sono appunto attive: nel momento in cui si indossano vengono automaticamente richiamate alla tensione giusta e comunicano con il pilota aumentando la tensione in caso di allarmi oppure in caso di superamento della linea di carreggiata. La funzione che avvisa lo sconfinamento di carreggiata è comoda è comoda, funziona benissimo in autostrada ma può essere fastidiosa sulle strade urbane oppure extraurbane, per esempio in caso di guida sportiva. In questo caso basterà disabilitare la funzione premendo un paio di tasti sul touch screen.

Guidando in autostrada si nota una piccola luce arancione negli specchietti retrovisori esterni. Si tratta del sistema di sorveglianza dell’angolo morto che avvisa il conducente della presenza di un veicolo in un punto fisiologicamente cieco dello specchietto.

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Un’ulteriore funzione tecnologica che semplifica la guida e, perché no, aumenta la sicurezza è la partenza assistita su pendenza: dopo aver fermato l’auto ad una pendenza superiore ai 3° si innesta automaticamente il freno che concede al pilota circa due secondi di tempo per eseguire la partenza.

I sistemi di rilevazione automatica di bassa pressione degli pneumatici e la commutazione automatica dei fari abbaglianti quando sopraggiunge un altro veicolo completano le dotazioni di sicurezza del mezzo.

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Interni

Gli interni sono veramente spaziosi e confortevoli e l’ultima fila, da sempre punto dolente di questa tipologia di auto, è veramente accessibile e fruibile. Ci sono persino dei bocchettoni per regolare a piacimento la temperatura.

Qualora si volesse migliorare il comfort di viaggio viene proposto un sistema di massaggio lombare a tre livelli per i due passeggeri anteriori e attivabile a richiesta con un semplice clic. Il passeggero ha inoltre la fortuna di poter avere un’estensione comfort che permette di allungare le gambe su di un poggiapiedi che poggia all’altezza dei polpacci e regolabile in altezza.

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Le dotazioni tecnologiche non riguardano solo ed esclusivamente la sicurezza a bordo. Oltre alle prese jack tradizionali, usb (due porte) vi è la possibilità di attaccare un componente elettrico ad una presa da 230 volt. La tensione fornita è più che sufficiente per ricaricare un portatile, una telecamera, una macchina fotografica o più banalmente utilizzare, a veicolo fermo, un rasoio elettrico.

 

Esterni

Per quanto riguarda gli esterni troviamo il portellone elettrico posteriore motorizzato che si apre e si chiude in modo totalmente autonomo (in caso di soffitti bassi basterà regolare l’altezza di apertura) ed i fari posteriori a LED con effetto 3D che già abbiamo avuto modo di vedere sulla bella DS3.

La nuova Citroën Grand C4 Picasso può essere dotata di fari bi-xeno a orientamento intelligente che possono arrivare ad illuminare fino a 15° nel lato di sterzata.

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Cambio

Durante questo viaggio ho avuto modo di provare sia il cambio manuale sia il cambio automatico a sei rapporti. Il primo deriva da una precedente versione e prende il nome di ETG6, il secondo tipo richiede invece qualche parola in più. Per mezzo di un importante lavoro svolto dalla Aisin AW (azienda leader giapponese) sono stati ridotti notevolmente gli attriti all’interno del cambio ed il risultato finale è molto positivo anche con il sistema Start&Stop che risulta essere incredibilmente reattivo.

Si ha la percezione di un grande comfort di utilizzo, fluidità e piacere di guida a basse velocità e nelle manovre con un occhio consumi, sostanzialmente identici in entrambi i modelli.

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Conclusioni

In conclusione posso dire di aver fatto un’ottima esperienza di guida e di aver avuto la possibilità di trovare un’automobile molto comoda, spaziosa e con un’importante capacità di carico in grado di rendere ogni viaggio un’esperienza unica sia sulle lunghe tratte autostradali sia sui brevi tratti cittadini. Sono rimasto positivamente impressionato dall’uso razionale della tecnologia che è numerosa ma sempre semplice da utilizzare ed alla portata di tutte le tipologie di utenti. Sono personalmente contento che la tecnologia entri in maniera così importante all’interno del nostro quotidiano perché si tratta di strumenti utili che in definitiva possono salvare molte vite umane o, più banalmente, rendere più leggero ogni spostamento.

Tra le osservazioni che ho sentito fare ad alcuni test drivers che hanno avuto la fortuna di guidare questo veicolo vi è il fatto che le leve che comandano le principali funzioni del veicolo (frecce, tergicristalli, etc. etc.) sono nascoste dall’importante volante e risultano difficili da vedere durante la guida. A mio modesto avviso si tratta di un problema di poco conto e che emerge soltanto nelle prime ore di guida. Una volta fatta l’abitudine e memorizzate le funzioni delle leve diventa tutto automatico.

C’è da notare poi che il volante multifunzione contiene praticamente tutti gli strumenti di comando del veicolo e pertanto le leve posteriori servono molto raramente.

La 2.0 BlueHDi Exclusive automatica costa 35.000 euro, ma ha praticamente tutto di serie, dal pack Lounge con funzione massaggio ai sedili anteriori al park assist e al portellone elettrico, oltre al navigatore (già compreso a partire dall’allestimento Intensive). In generale, la “Grand”, rispetto alla C4 Picasso a 5 posti, costa 1.500 euro in più, terza fila compresa. La gamma parte dai 24.500 euro dell’1.6 a benzina.

Provatela in un concessionario Citroen, son certo che sarete d’accordo con la mia recensione.

 

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