Dalle più esibizioniste a quelle maggiormente creative, dalle più audaci a quelle appena accennate. Velate trasparenze.
Nella mia mente queste si manifestano attraverso leggere camicie di seta, dai colori pastello o delle pietre preziose, che cadono morbide sul corpo. Portate dentro un paio di skinny jeans neri e un tronchetto spuntato. Magari con due taschini sul davanti. L’alternativa che amo? Quelle stampate. Come quelle realizzate per la passata primavera estate da Zara. Le ho amate. Moltissimo. Un sogno che è diventato realtà, grazie ai prezzi accessibili. Insieme al fluo, alle borchie e ai teschi, un trend amatissimo della stagione ormai chiusa e che non ha perso tempo per sgattaiolare sino alle collezioni per la p/e 2013
Blumarine ne ha dato la sua interpretazione attraverso maxi lunghezze che dai toni perlacei si spingono sino al nero. E insieme ad Anna Molinari, l’abbiamo assaporata sulle passerelle di molte altre collezioni. Alviero Martini, Pucci, Richmond e ovviamente Blugirl.
L’interpretazione non è però la stessa, da jersey di seta e chiffon stampati, passiamo a maglie sottilissime portate al vivo, pizzi. Effetti da fiaba vs aggressività rock. Io propendo per il rock – già detto – ma trovo che la declinazione di trasparenze ed effetti nude trovi la sua più alta manifestazione nelle maxi lunghezze che asciano intravedere le gambe, nei dettagli, nei tessuti leggeri che cadono morbidi sulla pelle.
E non sono ancora sazia di questo.
Inutile dire che le collezioni che ho avuto il piacere di vedere a Milano mi hanno dato nuova speranza, per una stagione che arriverà e mi troverà già stregata da lei. Ora rimane solo da decidere come amministrare il budget per una campagna acquisti che, indubbiamente, mi segnerà finanziariamente.
(Credits: Tumblr)
Articolo scritto e redatto da Barbara Ceriali | Tutti i diritti sono riservati