Siamo a Pinerolo, alla Trattoria Zappatori, dove lo chef Christian Milone, giovane promessa della ristorazione piemontese ci accoglie nel ristorante di famiglia con una entrée che comunica in modo forte e deciso lo stile caratteristico della sua cucina: un grande tributo alle eccellenze della sua terra ed un tocco personale innovativo che rende un buon piatto memorabile

 In questo modo la vellutata di patate (davvero ottima la lavorazione, uniforme e cremosa) con scaglie di parmigiano viene impreziosita da scorzette di limone oltre che da un ottimo olio extravergine d’oliva, anch’esso locale, così da conferire quella freschezza al piatto che mancava e preparare al meglio il palato al tripudio di sapori che verrà proposto nel corso della cena

 

Gli antipasti proposti sono un inno alle squisitezze che la terra piemontese in generale, e pinerolese in particolare, regala a chi sa cercare: la carne cruda, servita in modo semplice, quasi violento, su di una lastra di arenaria trasmette un messaggio molto chiaro riguardo alla fondamentale importanza della qualità delle materie prime impiegate, che non hanno bisogno di vezzi per essere esaltate, mentre l’uovo dal tuorlo morbido con patate di montagna in due consistenze fa da contraltare, tendendo a dimostrare come un ingrediente semplice quale la patata possa essere reso elegante e raffinato se si sa come usarlo

Un discorso a parte merita il risotto carnaroli al Barbera Pinerolese, connubio di due grandi protagonisti del territorio, che viene presentato senza fronzoli, proprio per sublimare due ingredienti di ottima qualità che non hanno bisogno di nessun arricchimento per sprigionare il loro gusto; il piatto scelto rende l’ensemble anche di grande effetto cromatico

La prosecuzione della cena continua su questa falsa riga, in cui la presenza di prodotti tipici piemontesi viene esaltata da abbinamenti innovativi ed azzeccati, per cui lo spezzatino di fassona, tenerissimo, viene accompagnato da una crema di piselli a crudo, che dà umidità al piatto, e da pomodorini disidratati che regalano quello sprint di gusto in più, mentre le cosce di coniglio, corredate da peperoni e olive taggiasche, sono ingentilite da un sapiente uso del timo, profumatissimo

 

Accattivante anche la rivisitazione di dolci classici in chiave personale, come la Sacher 2011 “al bicchiere” ed il Bonèt classico in barattolo, i gusti sono quelli, ma gli occhi fanno fatica a capacitarsi di quello che le papille gustative comunicano al cervello

Affascinante e molto fornita la cantina “a vista” ricavata sotto la sala principale del ristorante, da visitare. Resta la curiosità per il giardino zen che, al momento della nostra visita non era ancora terminato, questione di pochi giorni, bisognerà tornarci

Trattoria Zappatori, C.so Torino, 34 – 10064 Pinerolo (TO)

Tel e Fax: 0121 374158

Articolo scritto e redatto da Federico Malgarini | Tutti i diritti sono riservati