Abbiamo avuto l’opportunità di fare una prova su strada della nuova Toyota Aygo 2014: una due giorni nei paesi bassi tra Amsterdam e Rotterdam che ci ha permesso di toccare con mano questo nuovo veicolo della casa Giapponese che sarà in vendita in Italia a partire da settembre 2014.

Partiamo dicendo che questa nuova auto cambia radicalmente i connotati stilistici presenti nell’ultima versione che risale a cinque anni fa. Debutta appunto con uno stile completamente rinnovato che strizza l’occhio ai giovani e che ha tra i propri punti di forza l’estrema personalizzazione con cui può essere scelta.

Volete seguire ogni dettaglio della vostra futura auto sin nel minimo particolare ? Basterà scaricare una semplice applicazione, configurare a proprio piacimento la vettura e recarsi al concessionario Toyota più vicino per procedere all’acquisto della macchina. Alternativamente sono ovviamente disponibili le modalità più classiche (concessionario e sito web).

Il claim di Toyota con il quale intendono sponsorizzare questo veicolo è “Go Fun Yourself”, come dire che l’auto deve essere divertente e in questo caso devo ammettere che il motto è stato azzeccato. Divertente nell’acquisto, grazie alle molteplici personalizzazioni, divertente da guidare perché fresca e scattante.

La piccola compatta, che viene venduta a 3 o 5 porte, si dimostra infatti piacevole e pratica. Grazie ad un servosterzo particolarmente reattivo e alle dimensioni tendenzialmente contenute (3.45 m di lunghezza) è molto facile da manovrare nel traffico cittadino e il look giovane e fresco, caratterizzato da fari a led anteriori, è piacevole. La grande “X” in corrispondenza della calandra la rende poi davvero unica.

Schiacciamo un pulsante per avviare il motore (l’auto in dotazione era Keyless), iniziamo il nostro viaggio verso Rotterdam ed immediatamente prendiamo contatto con il sistema di infotainment. L’auto è dotata di sistema di navigazione GPS (optional € 450,00) e in questo momento preferisco non esprimere particolari considerazioni sul sistema perché ci è stato detto in maniera molto chiara che “è una versione non definitiva” e che pertanto soffre ancora di qualche piccolo problema di gioventù, che effettivamente si è manifestato. Per il resto, con un pizzico di interpretazione, siamo riusciti a raggiungere validamente la nostra destinazione.

Il sistema di infotainment è stato una piacevole scoperta. Nelle versioni che abbiamo provato noi c’era il sistema bluetooth, l’intresso AUX e la possibilità di ascoltare le canzoni direttamente dalla porta USB della macchina. Per i più smanettoni c’è la possibilità di seguire in tempo reale l’andamento dei consumi.  Il sistema di infotainment cede il passo alla telecamera posteriore quando viene innestata la retromarcia.

Sinceramente non saprei cos’altro chiedere ad un’auto di questo segmento.

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Motorizzazioni, trasmissione e consumi

La motorizzazione segue la tendenza attuale di creare propulsori a tre cilindri ed in particolare il VVT-i da 1.0 litro, rinnovato per l’occasione, si è rivelato silenzioso, agile e scattante, anche grazie ai suoi 69 cavalli sempre pronti a reagire. Il motore può essere accompagnato da trasmissione manuale oppure da trasmissione sequenziale con palette al volante. Quest’ultima configurazione mi è piaciuta e devo ammettere che sono rimasto piacevolmente impressionato dai tempi di risposta del cambio che, nel breve tratto di prova da Rotterdam ad Amsterdam, non mi ha mai lasciato in quel momento di vuoto tipico che si presenta in alcune trasmissioni.

Parlando di consumi ribadisco ogni volta che non sono la persona più giusta per stabilire il consumo effettivo di un veicolo perché il mio piede pesante di solito sballa tutti i parametri. In questo caso però le rigide autostrade olandesi hanno limitato di molto la possibilità di sperimentare il brivido della velocità e quindi come risultato ho ottenuto un consumo di circa 4 litri per 100 km. Certo devo ammettere che il 90% del tragitto era proprio sulla rete autostradale comunque la percezione generale è stata quella di un’auto dai consumi molto contenuti. Nel tratto cittadino abbiamo poi sperimentato il sistema Start&Stop, rapido ed efficiente.

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Interni

Gli interni seguono un po’ il concetto degli esterni e pertanto l’idea di massima personalizzazione e di esperienza unica viene di fatto trasferito anche all’abitacolo che presenta una buona visuale esterna ed una discreta organizzazione dei principali pulsanti di comando del veicolo. Per i più esigenti si possono avere anche i sedili in Pelle Black “x-clusiv” (€ 500,00).

Al volante troviamo i principali strumenti di controllo per radio e sistema bluetooth (ove previsto) mentre sulla colonna centrale trova posto il computer di bordo (touch) ed il sistema di climatizzazione (che può anche essere automatico). Lo spazio di carico nel bagagliaio è proporzionato alle dimensioni del veicolo.

 

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Agevolazioni per l’acquisto

poiché la macchina rivolta ad un pubblico giovane è logico aspettarsi qualche offerta interessante. Infatti dal 1 giugno 2014 al 31 luglio 2014 è possibile acquistare AYGO x-play 3p a soli € 10.250. Il prezzo è promozionale “chiavi in mano” (esclusa I.P.T. e Contributo Pneumatici Fuori Uso, PFU, ex DM n. 82/2011 di € 5,40 + IVA), con il contributo della casa e del concessionario, anche senza rottamazione.

Il finanziamento AYGO x-play 3p può prevedere, ad esempio un anticipo di soli € 2.860 e successivamente 47 rate da € 100.

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Considerazioni finali

A prescindere dagli elementi che ho descritto nel corso di questa breve relazione, devo ammettere di essere stato piacevolmente impressionato da questa piccola compatta. Certo le tempistiche dell’intero weekend non mi hanno permesso di provarla nella giungla del traffico urbano per un periodo di tempo sufficientemente lungo, tuttavia l’idea che mi sono fatto è di un’auto pronta per la guerriglia e dotata di un motore ecologico e scattante. Ho sperimentato la guida utilizzando sia la trasmissione manuale sia la trasmissione sequenziale e devo dire che preferisco quest’ultima. Non tanto perché la trasmissione manuale avesse dei problemi ma piuttosto perché nell’ipotetico traffico cittadino è meglio pensare di farsi coccolare da qualche piccolo vizio. Poi peraltro va benone e i paddle al volante sono veramente divertenti… Giusto per essere sinceri va detto che i consumi di quest’ultima trasmissione sono leggermente superiori ma secondo me ne vale assolutamente la pena. L’auto si propone come oggetto di culto per i più giovani ma non necessariamente è dedicata in maniera esclusiva a questa categoria di utenti. Certo il design particolarmente ricercato può essere un limite per alcune tipologie di utenti tuttavia nel corso di questi ultimi anni stiamo assistendo a delle forme di “design” sempre più estreme alle quali bisogna fisiologicamente abituarsi. L’auto nasce come compatta la città ma in realtà non disdegna i tratti autostradali grazie anche ad una velocità massima ben superiore ai limiti consentiti sulle strade italiane. Le dotazioni di base non sono poche e le agevolazioni di acquisto rendono sicuramente appetibile l’operazione. Nota sui consumi: contenuti. Assolutamente promossa.

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Articolo scritto e redatto da lingegnere | Tutti i diritti sono riservati

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