In Italia possediamo delle eccellenze di cui a volte si parla troppo poco e quindi, oggi, voglio raccontarvi una storia che affonda le sue radici nei primi anni ’70 nella “via del ferro” della Valtrompia. Voglio raccontarvi l’evoluzione di un’azienda che festeggia oggi i suoi primi novant’anni di storia: Pinti Inox. Pinti Inox fu fondata nel 1929 con la sua prima officina Pinti e, da quel momento, fu un susseguirsi di successi ed eccellenza che ha varcato la soglia delle nostre case un numero innumerevole di volte.

Sì, perché quella che oggi è denominata come Pinti Inox SpA, in realtà è una storia imprenditoriale di successo che rende speciale la nostra penisola, grazie a una grande entità industriale che produce posateria, pentolame e coltelleria di qualità, sia per il mercato domestico che per quello retail, esportando in tutto il mondo.

I numeri di Pinti Inox sono sbalorditivi, basti pensare ai 27 milioni di fatturato nel 2018 di cui 16 milioni in export. Due stabilimenti produttivi: uno in Germania e l’altro in Italia, a Sarezzo, che si sviluppa su 15.000 metri quadri coperti, con 119 dipendenti in totale. Durante questi anni 90 anni di storia: 40 milioni di posate, con più di 85 modelli sono stati prodotti annualmente entrate nella nostra casa insieme a 100.000 pentole da ristorazione e 100.000 pezzi di accessori tavola.

Si può dire con certezza che Pinti Inox è un punto focale della nostra storia, ma anche un’eccellenza che si compone oggi di quattro brand: Pintinox, Pinti1929, KnIndustrie e Schönhuber-Franchi. Per questa ragione non potevo resistere al richiamo dell’alta qualità e ho scelto anche io Pintinox per la mia quotidianità: strumenti ed accessori realizzati in acciaio ad uso quotidiano, che ottimizzano il rapporto qualità prezzo nella vita di tutti giorni.

La proposta che oggi contraddistingue Pinti Inox è davvero articolata e va sposando gusti ed esigenze completamente differenti fra di loro. Non ultima ci tengo a mostrarvi la collezione Audrey disegnata da Marcello Zigliani che ha appena conquistato un rinomato premio di design. L’ennesimo fiore all’occhiello per un’azienda che ha fatto, in questi novant’anni, la differenza nel mercato della posateria italiana, ma non solo.