“Ci sono alcuni paesi e villaggi del Brasile che non hanno una chiesa, ma non ne esiste neanche uno senza un campo di calcio” [Eduardo Galano]
Ormai ci siamo, tutto è pronto per l’evento più atteso dagli appassionati di calcio e si ci mettiamo pure che questa edizione si gioca in Brasile allora è comprensibile l’attesa spasmodica che ha accompagnato tutti i tifosi delle 32 squadre partecipanti e non solo. Si perché il Brasile è la patria del calcio per definizione dove questo sport è paragonabile alla religione e lo si respira quotidianamente a partire dalle Favelas fino ad arrivare ai ricchi quartieri di Rio.
Per la seconda volta nella sua storia il paese sudamericano avrà l’onore e l’onere di ospitare la rassegna continentale dopo l’edizione del 1950 nella quale i padroni di casa persero il titolo in maniera clamorosa contro i rivali dell’Uruguay nel mitico Maracana che sarà lo stadio della finalissima del 13 luglio. In quell’occasione la disfatta fu talmente devastante che venne coniato il termine “Maracanazo”, parola che identifica quello smacco contro ogni pronostico. I brasiliani furono talmente certi della vittoria che il giorno prima improvvisarono un carnevale estivo per le strade di Rio ma dopo la pesante sconfitta (per scaramanzia) cambiarono anche il colore delle maglie passando dal bianco-azzurro all’attuale divisa verde-oro.
L’edizione 2014 si appresta ad essere una vera e propria festa nazionale per i brasiliani tant’è che per l’organizzazione sono stati spesi la bellezza di 14 miliardi di dollari, record assoluto nella storia dei mondiali doppiando l’edizione tedesca del 2006 dove ne furono spesi “solo” 7.
In occasione della cerimonia di apertura saranno 600 i protagonisti dello spettacolo che punta a stupire il mondo intero con le luci,le sfumature ed il calore che da sempre contraddistingue questo popolo. Il saluto brasiliano al mondo intero verrà lanciato ufficialmente attraverso lo slogan “All in one rhythm” come caloroso messaggio di benvenuto e coesione tra i popoli testimoniato anche dal logo ufficiale scelto per la manifestazione che mostra la silhouette della coppa formata da mani verdi e gialle. La mascotte sarà invece l’armadillo Fuleco (Fu di Futebol e Eco di ecologia) in quanto animale molto simile ad un pallone perché quando minacciato tende ad arrotolarsi.
Il calcio di inizio è previsto alle ore 17 (22 italiane) nello stadio di San Paolo con il match tra i padroni di casa e la Croazia mentre le successive partite dei gironi saranno disputate ad orari variabili in base al fuso orario delle città che ospiteranno le squadre.
Le principali novità di Brasile 2014 coinvolgeranno anche i regolamenti di gioco: Per la prima volta gli arbitri avranno in dotazione uno spray per far rispettare la distanza nei calci piazzati ed inoltre, nelle partite che verranno giocate alle 13 locali, sarà possibile effettuare un time out di qualche minuto al trentesimo di ogni tempo regolamentare al fine di garantire la salute degli atleti viste le alte temperature e tassi di umidità.
Grazie all’entusiasmo contagioso che contraddistingue i brasiliani, le premesse per vedere una grande competizione ci sono tutte perché come disse l’idolo carioca Pelè “Il Brasile mangia, dorme e beve calcio. Il Brasile vive di calcio”.
Articolo scritto e redatto da Stefano Scortegagna | Tutti i diritti sono riservati