“Indossare un abito Vicedomini non è un’esperienza da circoscrivere ad una sola stagione, ma significa costruire uno stile che potrà durare una vita”. Alessandra Vicedomini
Una donna forte e di classe, imprenditrice prima di tutto di se stessa ancora prima che del suo brand Vicedomini, fondato dal padre nel 1962. Prima di assumere le redini dell’azienda di famiglia, Alessandra è stata una rinomata modella a livello internazionale che, chiusa la carriera come protagonista delle passerelle, ha due prime esperienze di grande valore nelle scuderie di Jean-Paul Gaultier e di Anna Molinari.
E così otto anni fa nasce l’avventura Vicedomini by Alessandra Vicedomini, i cui tratti salienti sono una femminilità e una leggiadria dal sapore cosmopolita. Glamour e bon-ton di alto lusso si fondono con il materiale di punta, il tricot, che viene declinato in ogni capo di abbigliamento, dall’abito passando per gli spolverini, i bolerini e l’IT product della Maison Vicedomini, ossia il gilet, capo che ha lanciato il marchio internazionalmente.
La palette di colori usati è molto delicata e raffinata, composta da varie sfumature di verde, azzurro e ceruleo culminando con il “cipria Vicedomini”, colore must che viene riproposto in modo continuativo per ogni stagione. Le stampe giocano sull’optical chic e le trasparenze, con un largo e sapiente uso di lavorazioni in jacquard e inserti fiorati con una speciale attenzione alla pelle lavorata a laser.
Affascinanti sono le clutch e pochette, come accessorio, che vengono rivisitate in chiave più strong con il pitone che viene però ingentilito dai dettagli in Swarovski e da chiusure gioiello, ideali da portare sia di giorno che di sera.
L’eccellenza del Vero e Unico Made in Italy si ritrova in ogni singola di fibra di ogni capo amato, voluto e creato nel nostro paese a cui fa capo una figura femminile di grande charme, classe e forza che riversa tutta la sua passione per l’Alta Moda in un brand prezioso e di spicco per la sua unicità.
Pictures courtesy of Vicedomini | Tutti i diritti sono riservati
Articolo scritto e redatto da Carolina Ogliaro | Tutti i diritti sono riservati