Pochi elementi, distintivi, unici e perfettamente equilibrati. La parte del nostro corpo che amiamo ed odiamo di più. Ne apprezziamo il sorriso e quella forma meravigliosamente rotonda della pupilla colorata che ci permette di vedere il mondo al di fuori di noi. Il viso è come il nostro lasciapassare, e come la chiave di volta che ci permette di distinguerci gli uni fra gli altri, nella nostra individualità, all’interno dell’eterogeneo mondo. Così perfetto, proporzionato e calibrato. Sinuoso ed elegante, ovale, rotondo, lungo, corto, avvolgente, spigoloso. Linee tondeggianti e ricurve si susseguono e si intersecano una con l’altra fino a dare vita al nostro viso.
Amato da pittori e scultori, immortalato con pastelli a cera, carboncini, matite colorate ed acquarelli, il viso riesce sempre a diventare protagonista della quotidianità, senza che noi nemmeno ce ne rendiamo conto.
E quel sorriso, quell’energia che muove i muscoli del viso, solleva leggermente le gote rosa, assottiglia le palpebre avvicinandole fra loro e muove le labbra verso i lati, tirandole delicatamente sui bordi quasi a renderle orizzontali. Come il disegno, grafico e pulito, incentrato sulla perfezione delle linee in proporzione, dei chiaroscuri e delle ombre che si creano in maniera naturale rendendo l’incarnato ed il colore quasi uno dentro l’altro, uno mescolato con l’altro. E poi la luce, eccola che illumina lo sguardo, definisce lineamenti, con movimenti impercettibili ma reali che creano l’espressione pura ed unica di ciascuno di noi. Enfatizzata da colori pastello, da texture impalpabili che non appenano tocca la superficie del nostro viso diventano un tutt’uno con essa trasformando la nostra pelle in una tela, con la quale giochiamo per camuffare difetti ed imperfezioni, a favore di una omogeneità quasi reale.
E ci nascondiamo il viso a volte, con accessori stravaganti, con tessuti leggerissimi o con le nostre mani, quasi per timidezza, quasi per pudore. Quasi a voler lasciar scoprire il viso per ultimo, come dietro un telo di seta purissima, di cotone egiziano, di luce impalpabile. E ridiamo nascoste, di noi stesse e della vita, delle gioie effimere che incontriamo nel nostro continuo turbinio di eventi ed incontri, che restano come tratti invisibili sul viso per i nuovi giorni.
Questo storytelling fa parte di un progetto editoriale realizzato in collaborazione con Grand Marnier sul tema dell’Eleganza e delle sue declinazioni. #grandmarnierlovescharm
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