Tutto in questa collezione parla di sensibilità attraverso parole piene di significato e musica,” così si esprime Isabel Benenato nel descrivere la sua collezione Autunno/Inverno 19-20 uomo e donna presentata in occasione della recente edizione della Milano Fashion Week.

L’“atmosfera sperimentale” è ispirata alla musica, nello specifico al post-punk, il sound che emerse dall’ hard core punk rock fondendosi con la disco, l’electro e i generi progressive di fine anni ’70 e inizio anni ’80.

È il mix di elementi violenti e raffinati a donare alle creazioni sartoriali e alla maglieria di Isabel Benenato una sorta di trasandata eleganza. Motivi, trame interrotte, sperimentazione e desiderio di raggiungere nuovi territori sono tutti elementi presenti in questa collezione che infonde poesia nei pattern e atmosfere dark nei contrasti rosso e nero con il bianco puro. Per fare ciò la stilista partenopea si è immersa nell’atmosfera oppiacea e vaga dell’opera più incisiva di Charles Baudelaire, Les Fleurs du Mal, che nell’evocazione del desiderio e della disperazione creò scandalo consacrandolo come prima poeta moderno.

E come Baudelaire riusciva ad estrarre dal male la bellezza in un affascinante e seducente gioco alchemico, Isabel estrae la bellezza dalle atmosfere dark, esaltate dai contrasti tra nero, rosso e il bianco puro, quasi verginale.

I materiali che Isabel sceglie sono puliti e si stagliano contro texture elaborate, i capi sfruttano l’attrazione visiva dell’imperfezione tramite fodere “interrotte” che emergono in superficie e tagli vivi e che sembrano dividere le forme in due lati contrapposti: un look che la stilista equipara al suono ruvido ed elegiaco degli album Closer dei Joy Division e Pornography dei The Cure.

La maglieria esprime la tensione post-punk in vari motivi jacquard, nei tartan in tessuto spazzolato rosso e nei motivi patchwork. I singoli capi sfruttano l’attrazione visiva dell’imperfezione tramite fodere “interrotte” che emergono in superficie e tagli vivi che sembrano dividere le forme in due lati contrapposti.

La femminilità che emerge in questa collezione si afferma forte e sensibile e si costruisce sulla antitesi dei contrasti, sulla inaspettata coesistenza di materiali diversi amorevolmente saldati, in una sorprendente spirale di ingegno e competenza che un abito di seta indossato con il chiodo in pelle rappresenta un’apologia della Moda ed il mood dark post-punk brilla con metalli e pietre preziose lavorate dal giovane designer di gioielli italiano Alberto Gallinari.

Isabel riesce a sperimentare, a intraprendere strade nuove ma non tortuose; si inerpica sulla vetta per apprezzare meglio il risultato ottenuto e l’adrenalina creativa è il motore di questa designer che non si ferma al consueto, non si obbliga ai dettami e sperimenta, incrociando ciò che per natura sarebbe antitetico e innesta nella sua couture elementi eterogenei che, nel raccordarsi, sublimano l’idea stessa della creazione rendendo quindi memorabile una collezione. Ciò è possibile perché Isabel ha saputo magistralmente orchestrare il proprio saper fare e lo ha nutrito quotidianamente, pazientemente per poter finalmente guardare la propria creatura prendere il volo, ottenere il plauso meritato.

Questa collezione è una sorpresa, una novità che non passa inosservata; è una crescita verticale che poggia su solide base, su competenze forti e performanti che inscrive Isabel nell’Olimpo della Moda.

Articolo scritto e redatto da Ciro Sabatino | Tutti i diritti sono riservati

 







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