Prendi un lunedì sera nella freddissima Milano, scalda l’ambiente con tre sale a tema con tre colori avvolgenti che ti fanno sentire subito a casa. Mescola con un’ottima compagnia, fatta di chiacchiere e risate, di fotografie e confessioni divertenti. Spolvera con l’atmosfera natalizia che ormai pervade tutto e tutti ed infine guarnisci con una cucina italiana che si mescola a quella argentina riuscendo a tirare fuori da entrambi i luoghi il meglio che la terra possa offrire. Ecco, questa è la serata favolosa che ho vissuto a Il Saronnino, nell’omonima via Saronno 3 a Milano, lunedì scorso.
Atmosfera conviviale ed un susseguirsi di piatti ed assaggi davvero incantevoli hanno fatto volare letteralmente le ore fino alla notte fonda che ci ha riportati a casa.
Si inizia con una sorpresa nella sorpresa: in sala un uomo che non mi è nuovo ed al suo fianco una donna dinamica ed entusiasta del cibo ci raccontano di come è nata l’idea di un progetto nuovo. Lui è il fondatore, insieme a due amici, di uno dei locali di carne più buoni di tutta Milano: Carne e Dintorni, noto como ritrovo dei rugbisti ma anche degli amanti di carne che non vogliono rinunciare alla qualità di un piatto fumante (non me ne vogliano i vegetariani!).
Si parte subito con due tranche di antipasti che ci avvolgono subito di profumi speziati: empanadas croccanti, sformatino alle verdure e salsa di acciughe e ricotta. Subito a a ruota un tris interessante a dir poco: tartare di verdure tagliate finissime, tartare di carne e due involtini di pesce spada con verdurine all’interno. Delizia difficile da spiegare a parole, ma delizia, confermo!
Si passa ad un primo che strizza l’occhio al rugby. Si parla infatti dei ravioli nudi, realizzati senza pasta con la tipica forma della palla del rugby. Il Saronnino qui raggiunge decisamente il giusto connubio fra bontà e sperimentazione.
Arriviamo al piatto cloù. Quello che una volta arrivati a casa ancora fa parte dei nostri pensieri. Vegetariani in ascolto non proseguite! Amanti della carne è il vostro momento! Dopo le pietanze di entrata ed un primo da leccarsi i baffi, ecco arrivare insieme un filetto di angus e un vacio beef (come direbbero in Argentina). La carna di qualità è tutta un’altra storia. Decisamente. E’ un viaggio nel sapore che lascia incantati. A discrezione dei commensali ecco che ci portano anche le patate dolci fritte (spettacolo!) e una serie di salsine realizzate sul momento che riuscivano a regalare alla carne sfaccettature decisamente interessanti!
Arriviamo così alla fine di questa serata incantevole passando per i dolci dolcissimi come il dulce de leche e il tortino di cioccolato con cuore di cioccolato fondente. La bontà ci ha presi per mano e permesso non solo di fare un viaggio nei sapori, ma anche nei luoghi, intervallando momenti di tipicità italiana con l’oltreoceano Argentina che firma una carne favolosa che diventa così la colonna portante della cena. Le chiacchiere a fiumi e l’ottima compagnia hanno poi deliziato la mente almeno quanto il cibo ha fatto con il palato.
A questo punto non mi resta che tornare, per rivivere questa esperienza più e più volte
Per le fotografie della serata si ringraziano i miei compagni di cena, che hanno supportato la mia mancanza di reflex e batteria del telefono in maniera assolutamente inappuntabile!