Giugno 2007, mare forza 5, Valencia.
Una Canon 1D Mark 2 e un 300mm f.28 usato ma infallibile. Un duplicatore 2x per colmare
le distanze e i limiti dell’attrezzatura del giovane fotografo.
Il giovane fotografo sono io, che ripescando foto dal mio archivio ho trovato questi quattro scatti
di uno degli eventi più belli ed impegnativi che abbia mai fotografo.
Si perchè trovarsi su un gommone fermi in mezzo al mare in balia delle onde con 780mm di
focale effettiva (la Mark II aveva un fattore di crop di 1.3) e tentare di inquadrare
dei bolidi a vela che ti puntano è tutt’altro che banale.
Vi risparmio i dettagli legati al mal di mare…
Valencia , dicevo, città meravigliosa. Avevo trovato una piccolo hotel (una bettola ad
essere onesto) a poche centinaia di metri dal porto, posizione assolutamente strategica
per raggiungere il gigantesco media center allestito per la 32 America’s Cup.
La sfida finale tra Team New Zeland e Alinghi.
La tradizione velica contro il magnate svizzero. Il giovane skipper Dean Barker contro
Ernesto Bertarelli.
Per la cronaca fini’ con un clamoroso 5 a 2 a favore degli svizzeri
con un intero paese (la Nuova Zelanda) quasi in lutto per la sconfitta.
Se la memoria non mi inganna fu’ l’ultima Coppa America disputata con imbarcazioni “tradizionali”
prima della follia dei catamarani!
Un’esperienza assolutamente indimenticabile, il mio primo evento internazionale su incarico
dell’agenzia La Presse di Torino. L’incontro con il maestro Carlo Borlenghi che
rispettosamente tutti i colleghi chiamavano “the Master”, il maestro della fotografia
di vela.
Fotografare una regata è tutt’altro che semplice: riuscire ad ottenere delle buone inquadrature è un mix di tempismo e attrezzatura adeguata. Un attimo prima le imbracazioni sono troppo lontane, un attimo dopo e sarà necessario usare un ottica più corta. A tutto questo si aggiunge il fatto di trovarsi in balia delle onde e a 600 mm o più il soggetto non è semplicissimo da inquadrare.
Dopo tanti anni mi piacerebbe tantissimo avere l’opportunità di misurarmi nuovamente con questo sport. Il calendario dice 2017 , isole Bermuda, non male.
Articolo scritto e redatto da Simone Raso | Tutti i diritti sono riservati